Rapporto Crenos sul turismo in Sardegna, alcune precisazioni

Dal capogruppo dei Riformatori sardi in consiglio regionale Attilio Dedoni, riceviamo e pubblichiamo.

In merito all’intervento a firma Pablo Sole, dal titolo “Lo strano caso del consigliere regionale che contesta a Pigliaru i risultati di Cappellacci”, ritengo utile fare qualche precisazione sul mio comunicato stampa che è stato così approfonditamente analizzato dal Vostro redattore.

Il comunicato aveva lo scopo di sottolineare come manchi da sempre, nella classe politica sarda, l’idea di una programmazione economica di ordine generale, che sappia mettere al centro il turismo non come elemento di sviluppo fine a se stesso ma come aggregatore di diversi comparti produttivi, quali agricoltura, zootecnia, artigianato e cultura, al fine di generare una crescita economica diffusa sul territorio e non limitata alle sole zone costiere. Non v’è dubbio – e nessuno ha mai cercato di nasconderlo – che, in questo senso, neanche la giunta Cappellacci ha ottenuto risultati significativi, così come non ne ha ottenuti la giunta Soru che l’ha preceduta, così come non ne hanno ottenuti tutte le Giunte che hanno preceduto quest’ultima e così come non ne sta ottenendo e non ne otterrà la giunta Pigliaru, che pure non ha una visione del genere.

Nel comunicato si sottolineava in modo particolare e diffuso quanto influiscano, in tal senso, le politiche dei trasporti e della mobilità. Nessuno potrà negare che, nella materia, il presidente Pigliaru ha scelto di mantenere una continuità politica rispetto alla giunta Cappellacci, promuovendo ad Assessore il consulente dell’Assessorato ai Trasporti che, nella passata legislatura, si era occupato principalmente di continuità territoriale aerea. Allo stesso modo, non si può negare – non lo fa neanche il centrosinistra, sia in via Roma che in viale Trento – che il livello di efficienza e qualità dei trasporti da e per la Sardegna è andato peggiorando nel corso degli anni, in particolare dal 2006, anno dell’accordo Soru-Prodi che ha portato alla riscrittura dell’art. 8 dello Statuto, in avanti. Che i dati elaborati dal Crenos risalgano al 2012, poco cambia, dal momento che, rispetto al 2012, la giunta Pigliaru ha scelto di non cambiare nulla.

Come si può facilmente notare, nel mio comunicato si parlava di materie di competenza dell’Assessore regionale alla Programmazione e di quello ai Trasporti, così come si parlava di viabilità interna, di competenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici, e di governo del territorio, di competenza dell’Assessore agli Enti Locali. Tutte queste materie incidono sullo sviluppo turistico e resto convinto, nonostante le “bacchettate” di SardiniaPost, che tutto ciò che è stato fatto finora, anche da parte di chi diceva di voler superare il turismo balneare in nome di un’economia ecosostenibile, ha avuto quale unico effetto quello di renderci ancora più dipendenti dal turismo balneare. I dati Crenos del 2012 lo dimostrano e lo dimostreranno anche quelli relativi all’anno in corso, quando saranno elaborati, perché la giunta Pigliaru sta perseverando negli errori di tutte quelle che l’hanno preceduta.

Cordiali saluti
Attilio Dedoni

 

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