La missione di Cappellacci in Sud America. Gli emigrati del Brasile: “Dimenticati”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Massimiliano Perlato a proposito della missione in Sud America del presidente Ugo Cappellacci e della sua delegazione. Nel testo si riprende una lettera arrivata alla redazione di Tottus in Pari firmata dai Presidenti dei circoli sardi in Brasile che smentiscono la versione fornita in una nota ufficiale dalla Regione Sardegna.

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Le comunicazioni ufficiali hanno parlato, dopo aver dissipato più di qualche dubbio, fra l’altro mal celato sia sui costi, sia sulla reale consistenza del viaggio,  dell’itinerario in Sud America del Governatore della Regione Sardegna, Cappellacci. Tappe messe in cantiere: Rio de Janeiro e Buenos Aires. Della delegazione guidata da Cappellacci, secondo indiscrezioni di stampa, hanno fatto parte l’assessore del Lavoro, Mariano Contu, il consigliere regionale Franco Meloni, dei Riformatori, il direttore generale della presidenza della Giunta, Gabriella Massidda e il direttore dell’Ufficio studi del Gruppo Unione Sarda, e ex assessore del Lavoro, Francesco Manca, che è uno dei consulenti del presidente della Regione e che da assessore ha visitato a più riprese l’Argentina.

A Rio de Janeiro – informa una nota dell’Ufficio stampa della Regione – Cappellacci ha avuto incontri con i circoli degli emigrati sardi e con la Camera di Commercio e il mondo imprenditoriale, conclusi con la stipula di un’intesa per l’avvio di azioni comuni in campo economico e sociale.

Ma ecco che a riguardo riprendiamo la lettera che è giunta alla redazione di Tottus in Pari con firma dei Presidenti proprio dei circoli sardi del Brasile. Gli ottimi rapporti intercorsi in questi anni con gli emigrati di quel Paese, hanno fatto si che la loro denuncia ufficiale partisse proprio dal nostro sito e dalla nostra pubblicazione online. I Presidenti Angela Letizia Licciardi (circolo di San Paolo), Gisella Porcu (Maringà) e Gavina Sanna (Sao Caetano do Sul) mi annunciano che quanto divulgato nella nota ufficiale della Regione Sardegna, non corrisponde a verità. La missione è stata preceduta da una tappa del Governatore della Regione Sardegna a Rio de Janeiro per incontrare i circoli sardi degli emigrati. Un viaggio tenuto nascosto sino all’ultimo momento che se ha suscitato perplessità in Sardegna, non si può certo immaginare che sia stato frutto del caso, ma abbia avuto una programmazione comunque oculata. “Ma in Brasile – sottolinea la Licciardi – ci sono quattro Circoli Sardi, São Paulo, Maringà e São Caetano do Sul, non solo quello di Rio de Janeiro.  E nessuno di noi è stato avvisato delle tappa di Cappellacci a Rio de Janeiro”.

Sul banco degli imputati il Consultore e Presidente della Federazione dei circoli sardi in Brasile, Alberto Caschili, che a sua volta non ha avuto la capacità, e forse l’obbligo, di avvertire le altre associazioni interessate all’appuntamento. “Siamo dispiasciuti oltrechè delusi perchè non abbiamo avuto la possibilità di raggiungere Rio de Janeiro semplicemente per farci conoscere, per incontrare gli esponenti della nostra Regione e soprattutto far apprendere loro il nostro lavoro” conclude la Licciardi.

L’indignazione degli emigrati sardi del Brasile è enorme:  “In un momento di crisi economica come questa – evidenziano con rabbia – si poteva approfittare per fare una vera visita ufficiale in ogni città, per non  sprecare i soldi spesi per il viaggio, organizzando incontri con le Camere di Commercio: perché nascondere il tutto e lasciarci fuori da questi incontri? Perché venire solo a Rio de Janeiro?”. Cappellacci ha proseguito la visita a Buenos Aires cominciando con degli incontri con gli esponenti dell’Università Teologica Nazionale. L’appuntamento ha avuto un seguito con l’incontro con l’ambasciatore Giuseppe Giacalone per la firma di un protocollo d’intesa con la Camera di Commercio Italiana in Argentina finalizzato a favorire la reciproca collaborazione in ambito economico, commerciale e turistico mediante la promozione di attività congiunte, di iniziativa sia pubblica sia privata, nei settori di comune interesse. L’evento principale della missione in Argentina si è tenuto il 12 luglio quando il presidente, rispondendo alla richiesta ricevuta dopo aver condiviso un percorso con l’Arcivescovo di Cagliari mons. Arrigo Miglio, ha consegnato il simulacro della Madonna di Bonaria, benedetto da Papa Francesco durante l’udienza generale del 15 maggio, alla Polizia di Buenos Aires, che l’ha scelta  come propria patrona.

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