Dal presidente della Fondazione Mont’e Prama, riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera.
Ai sensi dell’articolo 8 della legge 47/1948 sulla stampa, il sottoscritto chiede la pubblicazione della seguente rettifica, con la medesima evidenza – anche sul canale social Facebook della testata Sardiniapost – rispetto all’articolo dal titolo “I Giganti a New York e l’egotico manager: operazione da 12 milioni, con livore sui social”, pubblicato in data 2 dicembre 2022.
L’articolo summenzionato, che ha come unico evidente scopo quello di attaccare pretestuosamente il presidente della Fondazione Mont’e Prama, arrivando a diffamarlo, è introdotto sulla pagina Facebook della testata da una colossale falsità, che ingenera nei lettori una suggestiva ipotesi: “Lo sbarco a New York… alla Regione, per il tramite del Centro di programmazione, sta costando 12 milioni di euro…”.
Come risulta dalla convenzione CRP-Fondazione Mont’e Prama, alla quale è stata data ampia pubblicità nel corso dell’intero 2022, oltre otto dei dodici milioni del finanziamento concesso dalla Regione Sardegna all’interno del piano “Grande progetto Mont’e Prama” (dunque circa il 67% del totale) sono finalizzati alla realizzazione delle progettazioni e degli appalti per lavori pubblici, che interessano le aree di Mont’e Prama, Tharros, San Salvatore, San Giovanni, oltre che del Museo civico “Marongiu” e sono spendibili in quattro annualità, dal 2021 al 2024.
Dei restanti quattro milioni di euro, due (circa il 17% del totale) sono invece riservati al capitolo “Ricerca e didattica”, finalizzati a operazioni di scavo e restauro dei beni rinvenuti nelle aree assegnate alla Fondazione dal Ministero della Cultura. I restanti due (il residuo 16% dei famosi dodici milioni), dedicati al capitolo “Marketing, partecipazione a fiere e rassegne, comunicazione”, sono invece suddivisi in molteplici azioni.
Tra questi 1,25 milioni di euro (spalmati su quattro annualità, dal 2021 al 2024) sono destinati a iniziative da effettuare in Europa (Spagna, Francia e Regno Unito) e Stati Uniti d’America. Va da sé che le cifre che verranno impiegate per la mostra presso il prestigioso Metropolitan Museum di New York risultano a oggi stimate attorno ai 300.00 mila euro, da destinare al trasporto e alla copertura assicurativa: circa il 2,5% della spesa erroneamente e suggestivamente attribuita.
La colossale falsità sulla quale è costruito il diffamatorio articolo sarebbe essa sola sufficiente a qualificare l’attendibilità dello stesso e del suo estensore. È comunque utile mettere ordine anche nel fantasioso riferimento a un inesistente scontro istituzionale tra soggetti che lavorano invece in armonia e in maniera assolutamente coordinata, anche dal punto di vista comunicativo.
Il 16 novembre 2022, in conseguenza degli effetti dell’atto costitutivo della Fondazione Mont’e
Prama, firmato il 1 luglio 2021 dal ministro della Cultura Dario Franceschini, dal presidente della Regione Christian Solinas, dal sindaco di Cabras Andrea Abis, che attribuisce al nascente organismo giuridico autonomo la titolarità delle azioni finalizzate alla valorizzazione del Fondo di dotazione assegnato, a prescindere dalla provenienza dei finanziamenti, il Centro regionale di programmazione e la Fondazione hanno firmato una convenzione riguardo le azioni da svolgere di concerto con l’Italian Academy della Columbia University: tra queste ci sono le azioni di promozione dei beni archeologici non solo del Sinis (ad esempio con la conferenza scientifica su Tharros del 12 aprile 2023) ma dell’intera Isola.
Le comunicazioni effettuate in occasione della trasferta americana, nelle quali sono assenti rivendicazioni personalistiche, essendo esse tutte declinate al plurale e con la puntuale elencazione dei soggetti coinvolti, altro non rappresentano che una doverosa pubblicizzazione delle attività perseguite, nel solco della trasparenza e del modello di governance partecipata sempre adottato dalla Fondazione e dai suoi organi statutari, sin dalla costituzione della stessa.
Salva ogni altra iniziativa, in ragione del danno patito per le errate informazioni propalate in questi giorni.
Anthony Muroni
Probabilmente il presidente della Fondazione Mont’e Prama non ha letto bene l’articolo che contesta. Sardinia Post ha prima riportato, dal virgolettato dello stesso Muroni, il fatto che le iniziative in America, dalla mostra del 12 aprile all’esposizione al Metropolitan Museum, sono “rese possibili dal programma ‘Grande progetto Mont’e Prama’”. Che vale appunto 12 milioni di euro, come lo stesso presidente conferma anche in questa lettera. Quindi è vero, come scritto nell’articolo, che “Manneddu può varcare l’oceano perché il Crp ha dato alla stessa Fondazione 12 milioni di euro”. L’iniziativa al Metropolitan è perfettamente inquadrata in questo solco. E sarebbe stato ridondante tornare a citare il ‘Grande progetto Mont’e Prama’, menzionato poco prima. Di certo ci mancherebbe che per il viaggio di un solo Gigante venisse spesa una somma così gigantesca.
Quanto allo scontro istituzionale, Muroni è liberissimo di negarlo, peccato che in nessuno dei suoi post pubblicati – con screenshot a corredo dell’articolo – non compaia mai il nome di Massimo Temussi, il direttore generale del Crp. Che pure era a New York insieme a Muroni.
Se poi il presidente della Fondazione si è offeso perché è stato definito “egotico”, saprà che il diritto di critica non è lesa maestà.
Al. Car.