Leggo ora la notizia dell’insulto lanciato da Roberto Calderoli, il padre della legge elettorale porcata, al ministro Kyenge. Ha detto che quando la vede “pensa a un orango”. Non voglio dire per decenza cosa penso io quando vedo Calderoli. Ma ricordo bene quando (ed era ministro) indossò provocatoriamente una maglietta offensiva verso i musulmani scatenando l’assalto al consolato italiano di Bengasi. La polizia di Gheddafi sparò contro i manifestanti e ci furono undici morti. Che Calderoli ha sulla coscienza. Non gli è bastato. Adesso insulta il ministro Kyenge. Perché? Forse perché spera di ricevere qualche minaccia e ottenere così un rafforzamento della scorta? Forse perché la Lega è arrivata alla frutta e Calderoli spera di rianimare la parte più becera e razzista del suo movimento? In un paese civile un personaggio di questo genere verrebbe cacciato via dal Parlamento. Lo stesso Maroni dovrebbe adottare provvedimenti, ma non lo farà. allora lancio una proposta: l’opposizione dovrebbe cominciare a uscire sempre dall’aula del parlamento tutte le volte che questo triste e squallido personaggio interviene. I nostri parlamentari – che nella logica di Calderoli sono certamente tra i più vicini agli oranghi – potrebbero dare per primi l’esempio.
(Marino Cabras)