Da Modesto Fenu, candidato alle Regionali con la lista “Zona Franca Randaccio”, di cui Sardinia Post ha raccontato l’insolito santino elettorale, riceviamo e pubblichiamo.
Io Modesto Fenu, chiedo il diritto di replica e la pubblicazione integrale della mia risposta, per difendere la mia immagine dalle accuse false, infondate e artatamente strumentalizzate da parte della giornalista Alessandra Carta, la quale ha scritto nella testata giornalistica Sardinia Post, che avrei “incitato” al voto disgiunto.
La suddetta giornalista ha rivoltato totalmente la mia buona intenzione e volontà di trasparenza nell’informare correttamente tramite i miei “santini”, come ho sempre fatto, i cittadini sulle modalità di voto, anche andando ancora una volta contro il mio interesse, pur di dare una corretta informazione ai Sardi.
Contrariamente a quanto affermato e scritto pubblicamente dalla giornalista Alessandra Carta, se dovessero votare me, Modesto Fenu candidato per il Consiglio Regionale della Sardegna nella lista Zona Franca di Maria Rosaria Randaccio, che fa parte della Coalizione di Ugo Cappellacci, ed applicare il voto disgiunto, “non èvero” che mi darebbe più possibilità di elegibilità anzi, sarebbe un insuccesso totale, perché solo con la vittoria di Cappellacci che è il Presidente della mia coalizione, avrei più possibilità e certezza di essere eletto.
Quanto scritto sulla testata Sardinia Post offende e calpesta la mia intelligenza, preparazione politica, culturale, nonché la mia moralità che peraltro ho dimostrato di possedere in tutti questi anni di attività politica, battendomi sempre per il bene del mio territorio e della Sardegna, con un impegno costante e totale che chi mi conosce ben può dimostrare e testimoniare.
Sono note a tutti, solo per citarne alcune, le mie battaglie per la presentazione della proposta di Legge sulla Conservazione e valorizzazione dei prodotti Sardi, nella creazione di parchi pubblici, nella valorizzazione dei beni archeologici e della cultura identitaria, nella tutela dell’ambiente e nel ripopolamento della Fauna Sarda, nella lotta all’anatocismo e all’usura, ma soprattutto per ottenere il riconoscimento di un diritto negato ai Sardi che è la Zona Franca Integrale e la Fiscalità di vantaggio come soluzione ai tanti problemi della Sardegna.
Una cosa giusta e vera la giornalista Carta l’ha scritta: “Santini con queste informazioni (informazioni vere e trasparenti) non se ne sono mai visti nella storia. Il Santino riporta testualmente le modalità di voto, così come previsto dalla normativa in vigore, ma è ben diversa ed opposta l’informazione fatta passare attraverso l’articolo scritto da una giornalista che non conosco.
È ora di smetterla con questo giornalismo infangante. Pertanto, per rispetto del lavoro che sto svolgendo assieme ai miei collaboratori in maniera trasparente e corretta, per tutti i miei elettori, per chi mi ascolta, sostiene e sosterrà, ho deciso di affidare ai miei avvocati questo increscioso tentativo di gettarmi nel fango, affinché possano intraprendere nelle sedi opportune, tutto ciò che ravvederanno in oggetto di querele o quant’ altro ritengano giusto per tutelare e risarcire la mia dignità, nei confronti degli amministratori della testata Sardinia Post nonché della giornalista Alessandra Carta.
Mi impegno sin da ora a destinare il risarcimento danni che sicuramente otterrò, istituendo un fondo per aiutare le persone e i padri di famiglia che hanno perso il lavoro. Auspicando in un’informazione giornalistica onesta che riporti i fatti reali, confido nella pubblicazione integrale e saluto tutti con caloroso affetto.
Cordialmente
Modesto Fenu
Dalla lettera (pubblicata integralmente), prendiamo atto che il signor Fenu non ha smentito alcunché.
