Un palco, centinaia di persone e tavolate sulla spiaggia di Tuerredda. “Manca solo il circo degli elefanti”, dice l’associazione ambientalista Gruppo d’intervento giuridico che ha denunciato l’episodio. È accaduto il nove settembre in uno dei gioielli sardi, una spiaggia dove si è reso necessario introdurre il numero chiuso dei bagnanti per provare a preservarla. “Di Tuerredda ne fanno carne di porco, per usare un francesismo”, denuncia il Grig, che ha inoltrato un’istanza di accesso civico e informazioni ambientali alla Soprintendenza di Cagliari e ai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, al Servizio demanio e patrimonio della Regione autonoma della Sardegna, al Corpo forestale e alla Capitaneria di oorto di Cagliari per verificare la legittimità o meno della realizzazione di un evento “certamente non in linea con la necessità del mantenimento delle caratteristiche ambientali della spiaggia”.
“Si rammenta che, in caso di assenza di legittime autorizzazioni, oltre al reato di occupazione abusiva del demanio possono concorrere anche altre fattispecie penalmente rilevanti come la violazione del vincolo paesaggistico/ambientale e il reato urbanistico. Purtroppo, però – conclude il Grig -, non è prevista nessuna sanzione per la cialtronaggine.