Termodinamico, Virdis: “Agris ha aderito”. L’agenzia: “Non è sì vincolante”

“L’architetto Luciano Virdis eviti di utilizzare impropriamente il nome delle due agenzie regionali che si occupano di agricoltura al fine di promuovere gli impianti termodinamici che la Flumini Mannu Ltd e la Gonnosfanadiga Ltd”. È il monito rivolto da Agris e Laore all’ad delle società “Flumini mannu Ltd” e “Gonnosfanadiga Ltd”, che oggi rispedisce l’accusa al mittente. E rende pubblica una lettera firmata dall’attuale dg di Agris Roberto Zurru in cui l‘ente “si dichiara disponibile ad esaminare o proporre iniziative di carattere tecnico-scientifico e/o di ricerca basate sull’utilizzazione degli impianti e infrastrutture della centrale solare termodinamica a sali fusi”. “Fermo restando che le attività a cui l’Agris potrà partecipare dovranno trovare adeguata copertura economica da parte del soggetto gestore o di terzi interessati”, si legge nel documento. Così scriveva Agris lo scorso 27 luglio, appena un mese e mezzo fa (leggi).

La conferma della disponibilità a supportare il piano agronomico della Flumini Mannu Limited arriva dalla stessa Agris: “Si tratta di un sì condizionato all’approvazione del progetto da parte degli enti preposti, via libera rispetto al quale l’agenzia regionale non  emette alcuna autorizzazione“, precisa oggi l’Agris. “Per di più – fa sapere l’ente – alla comunicazione della nostra disponibilità non è seguito nessun accordo vincolante”.

Insomma, nessun matrimonio. E neanche nessuna promessa d’amore verso il progetto della Flumini Mannu Ltd. Solo una manifestazione d’interesse nel caso in cui il progetto ottenga l’ok dal ministero.  Ma un flirt c’è stato. Tant’è vero che, nella lettera resa pubblica dall’architetto Virdis, Agris valuta positivamente l’implementazione di “un sistema foraggero-zootecnico per la pecora (nell’ambito del progetto della centrale, ndr.) in ambiente irriguo”. In parole povere, si tratta semplicemente della possibilità di alimentare i capi ovini con l’erba fresca.

Alla fine, sul ‘campo’ rimane  un’apertura (condizionata) di credito da parte di Agris, disponibile a valorizzare il terreno compreso tra un plinto e l’altro, e la diffida a Virdis dall’utilizzare il nome delle due agenzie per promuovere il progetto.

Pari e patta, dunque? Di certo c’è solo che l’Agris ha voluto mettere le cose in chiaro, correggendo il tiro, specie dopo che l’assessore all’agricoltura Elisabetta Falchi ha fatto capire di non gradire impianti di quella taglia (circa 250 ettari) in aree agricole. “Siamo disponibili a collaborare con futuri progetti che vogliano diffondere l’innovazione e l’utilizzo di fonti rinnovabili nelle campagne, anche con la collaborazione delle agenzie regionali Agris e Laore, ma a condizione che questi siano realizzati nel rispetto dei principi da noi condivisi e non si prefigurino come speculazioni o compromettano l’attività agricola”: cosi ha parlato l’assessore non più di dieci giorni fa. Ora c’è da vedere se la Regione impugnerà o meno il decreto del Ministero dell’Ambiente una volta che verrà ufficializzato. Sempre che – come sostengono i soliti bene informati – il ministero avalli il progetto della Flumini Mannu Limited.

Piero Loi

Twitter @piero_loi

 

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