Sant’Antioco, sigilli a un porto turistico: olii e rifiuti pericolosi in riva al mare

Contenitori di plastica aperti e abbandonati, oli usati, batterie e altri rifiuti anche pericolosi sono stati scoperti dalla Guardia costiera nel porticciolo turistico di Sant’Antioco. L’operazione si è conclusa con il sequestro di un’area demaniale marittima estesa per 3.400 metri quadri e il titolare del porticciolo è stato denunciato per violazioni ambientali. I controlli sono stati eseguiti dal Nucleo di polizia ambientale dell’Ufficio circondariale marittimo di Sant’Antioco, coordinato dal comandante Francesco D’Istria, con l’ausilio dell’elicottero Nemo-15 della Guardia costiera e con la collaborazione del personale Arpas del Dipartimento Sulcis di Portoscuso.

“Dai controlli effettuati è stata accertata, nell’area demaniale marittima, la presenza di rifiuti anche pericolosi abbandonati in tutta la zona – spiegano dalla Guardia costiera – In particolare sono stati rinvenuti: contenitori non sigillati e degradati di olii esausti, diverse batterie di piombo e vari contenitori di plastica per alimenti colmi di oli alimentari usati e oli minerali esausti. Tali rifiuti hanno generato una dispersione di sostanze pericolose in diversi punti, con conseguente contaminazione del suolo”. Vista la situazione, gli uomini della Capitaneria hanno sequestrato l’aerea e denunciato il titolare del porticciolo turistico.

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