Come si fa negli stadi per i tifosi che non si sanno comportare bene, anche ai turisti “barbari e predoni” andrebbe dato un “bel Daspo” col divieto di mettere piede in spiaggia. La proposta arriva dal Wwf Sardegna dopo l’escalation di episodi a danno di animali e specie protette. L’ultimo caso – l‘uccisione di una razza gravida nella spiaggia di Cala Cipolla a Chia – ha fatto inorridire non solo gli animalisti, ma anche residenti e turisti. Un fatto preceduto da un ‘furto’ eclatante: il prelievo dall’area marina protetta di Villasimius di una nacchera di mare.
“Episodi di turismo esecrabile – attacca Carmelo Spada, delegato regionale Wwf – veri e propri ‘crimini’ contro il patrimonio naturale: chiediamo il massimo della sanzione amministrativa, ma ancor di più un daspo ambientale nei confronti di questi incivili perché vengano allontanati dalla Sardegna, auspicando che una simile tipologia di turista non metta più piede nell’Isola”. Per gli ultimi due episodi, l’associazione si costituirà parte civile negli eventuali processi. Sul caso di Villasimius, il Wwf ricorda che la Pinna nobilis (termine scientifico della nacchera di mare) è una specie protetta da due direttive Ue. La sua raccolta è assolutamente vietata e può essere consentita per soli fini scientifici. Non solo. “Il più grande bivalve del Mediterraneo è a rischio, perché – spiega Spada – potrebbe essere rimasto vittima di un patogeno che ne starebbe provocando una moria diffusa. Purtroppo il fenomeno è già stato riscontrato anche nei mari e nelle aree marine protette della Sardegna”.