Quadrato intorno al Sovrintendente Martino dopo la dura mozione del Pd

La mozione del gruppo Pd in Consiglio regionale contro il Soprintendente Fausto Martino suscita le reazione del mondo ambientalista, che scende in campo a difesa del dirigente Mibact.

La Consulta Ambiente e Territorio rinnova la propria solidarietà al Soprintendente Martino. “L’attuale governo di centrosinistra – si legge in un comunicato –  ha dato il via, nell’aprile 2015, a un piano-casa nella logica di Berlusconi, mentre nel marzo scorso ha approvato un disegno di legge con l’idea di ‘snellire’ e ‘semplificare’ i procedimenti, con gravi deroghe al PPR in violazione dell’art. 9 della Costituzione”.

“La nuova legge urbanistica – continua la Consulta – , se sarà approvata, sarà certamente dichiarata incostituzionale, ma nel frattempo produrrà la destabilizzazione della tutela del territorio dell’Isola, con effetti devastanti specialmente nella fascia costiera. L’obiettivo del Ddl è soprattutto evidente in alcuni articoli che darebbero vita a un programma derogatorio durevole, con l’ampliamento di alberghi a pochi passi dal mare (art. 31), favorendo grandi progetti pure in contrasto con il PPR (art. 43), con l’aumento delle volumetrie turistiche già dimezzate da precedenti disposizioni (art. A4 ). Ma sono tanti altri i contenuti inaccettabili della normativa, ad esempio sull’uso delle aree agricole”.

L’ex assessore all’Urbanistica della Giunta Soru, Gianvalerio Sanna parla di “farsa incommensurabile” riferendosi alla mozione del Pd contro il Mibact. “È il segno evidente e clamoroso della sconfitta della politica regionale che si nasconde dietro una azione apparentemente muscolare che susciterà, oltre il Tirreno, una quantità notevole di risate – scrive Sanna sul sito Sardegnasoprattutto – tuttavia alcuni punti è bene siano chiari: ognuno ha le proprie competenze, il Mibac sul paesaggio e sui beni culturali, la Regione sull’Urbanistica”. L’ex assessore manifesta “sconcerto e rabbia davanti alla folle decisione del Governo regionale sardo di portare comunque avanti una legge urbanistica insensata e priva di qualunque cognizione di coerenza e modernizzazione, rispetto alla fase che si era aperta in Sardegna con l’approvazione del Ppr”. “Se si cerca di aggirare e abbattere i vincoli sovraordinati con le norme urbanistiche – spiega – Pd e compagnia si mettano l’anima in pace, lo Stato ha il dovere di intervenire e tutelare il dettato Costituzionale”. Quindi l’affondo: “Credo che la maggioranza di Governo in Sardegna farebbe bene a mostrarsi meno supponente e riflettere su gli effetti negativi e distorsivi di una cultura renziana che ha espropriato anche i nostri desideri di immaginarsi realizzabili”.

A sostegno del Soprintendente anche l’Assotziu Consumadoris Sardigna: “Le colpe del dott. Fausto Martino sono quelle di aver applicato quanto previsto dalla normativa in vigore e di aver così impedito lo stravolgimento dei vingoli paesaggistici e del Piano Paesaggistico Regionale, compreso il problema dei vincoli sui terreni usi civici. Questi metodi li conosciamo anche perchè sono anni che li usano contro chi si oppone alla speculazione, all’inquinamento, alla mala sanità, al malgoverno, i colpevoli sono sempre e solo quelli che denunciano, mai una parola contro chi specula, inquina, mal governa. Noi siamo con il Soprintendente Dott. Fausto Martino, noi siamo contro il falso autonomismo di questa giunta regionale, applicato a fasi alterne e sempre a danno dei sardi, mai a favore.

Duro commento anche da parte della Confederatzione sindacale sarda: “È triste vedere la nostra Giunta Regionale invocare solo adesso il rispetto dell’Autonomia Regionale in contrasto alla stessa Legge sul PPR votato a larga maggioranza dal Consiglio Regionale. Rompere il patto con i sardi su quanto hanno di più sacro – Territorio, Ambiente e Paesaggio significa di fatto negare la propria autonomia e sovranità spesso come ora in perfetta solitudine contro la volontà del Popolo Sardo”.

“L’attacco di una parte del Partito Democratico sardo al sottosegretario al Ministero dei Beni e Attività Culturali Ilaria Borletti Buitoni e al soprintendente Fausto Martino per un atto impugnato dal Governo avvilisce qualunque cittadino italiano; non sono infatti, questi, temi che possono essere considerati di esclusiva competenza delle regioni, come chiaramente ci ricorda la Costituzione”. Così il presidente del Fai Andrea Carandini che interviene sulla mozione del gruppo consiliare del Pd contro i due esponenti del Mibact.

 

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