Polveri sottili, l’appello di Legambiente: “Agire prima dell’emergenza”

Contro le polveri sottili è necessario agire prima che si verifichino nuove emergenze simili a quelle di fine 2015 – inizio 2016, quando l’inquinamento atmosferico rese irrespirabile l’aria di molte città italiane, Cagliari e hinterland compresi. “Per contrastare il pericoloso particolato, allora venne varato un piano dal governo, ma oggi ci troviamo senza nessuna reale protezione, perché nel frattempo Regione e comune di Cagliari non hanno preso nessuna contromisura efficace”, attacca Vincenzo Tiana di Legambiente Sardegna.  L’occasione per rimediare ci sarebbe: “Il collegato ambientale ha messo sul piatto 35 milioni di euro per la mobilità sostenibile nelle città e le amministrazioni sono state invitate a fare le loro proposte“.

L’appello arriva dal convegno organizzato da Legambiente Sardegna nell’ambito della Settimana della mobilità sostenibile.

“Il bisogno di agire, e in fretta – spiega Tiana- nasce dai dati relativi alle polveri sottili Pm 10 e pm 2,5 rilevati dalle centraline Arpas. Se si considerano i livelli soglia suggeriti dall’Organizzazione mondiale della sanità, più stringenti rispetto a quelli della normativa italiana, i superamenti registrati negli ultimi anni sarebbero ben più numerosi di quelli effettivamente verificatisi”. “Al di là degli effettivi superamenti, il punto è che Cagliari e hinterland non se la passano bene. Il precario stato di salute dell’aria del capoluogo viene certificato anche dall’epidemiologo dell’università di Firenze Annibale Biggeri, presente all’incontro, per il quale “Cagliari è a rischio, sulla mortalità, come e di più rispetto ad altre città. E c’è pure un riscontro dato dai ricoveri”. “Come attestato da un’ampia letteratura – continua Biggeri – le conseguenze sulla salute delle polveri sottili sulla salute si dividono in effetti a breve e lungo termine, a breve e a lungo termine. E a risentirne di più sono l’apparato respiratorio e quello cardiocircolatorio. Ma non mancano malattie neurologiche, tumori, soprattutto al polmone, e diabete”.

Stando così le cose non mancano le proposte per limitare l’inquinamento atmosferico. Per Legambiente, la chiave è il potenziamento del trasporto pubblico, l’aumento dell’efficienza dei treni dei pendolari, il ripristino del bike sharing e l’introduzione di costi di pedaggio per dissuadere l’utilizzo delle autovetture.

Sulla stessa linea il presidente del Ctm Roberto Murru, che precisa: “Nella Città metropolitana il tema del trasporto pubblico deve trovare ancora una programmazione compiuta. Per quanto riguarda l’azienda, siamo impegnati nel progetto promosso dalla Commissione europea “Zeus”, bus completamente elettrici che i cagliaritani hanno imparato a conoscere quest’estate, quando è stata attivata la linea 5Zeus. Come emerso da diverse rilevazioni, gli utenti sono disposti a spendere anche qualcosa di più per mezzi a impatto zero”.

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share