Non si vedeva in Sardegna da 50 anni. Benvenuto, falco pescatore (e famiglia)

Il falco pescatore mette su famiglia in Sardegna dopo oltre mezzo secolo. Ad ospitare l’eccezionale evento sono le falesie di Capo Caccia, nel cuore del Parco naturale regionale di Porto Conte, dove una coppia si è riprodotta dopo più di cinquant’anni dall’ultima volta che l’Isola era stata eletta a domicilio da altri esemplari della stessa specie, come è emerso consultando i database nazionali e regionali. Per gli esperti, la pace del luogo e la qualità del pesce della laguna del Calich sono tra le condizioni favorevoli alla riproduzione.

La coppia ha fatto il nido e deposto due uova da cui, nelle scorse settimane, sono nati i due pulli scoperti col
monitoraggio costante dei volontari della Lipu di Alghero, guidati da Francesco Guillot. “Insieme abbiamo avviato un progetto cui collabora anche il Parco naturale regionale della Corsica, col supporto scientifico dell’ornitologo Antonio Torre, per favorire il ritorno alla nidificazione di questa specie”, spiega il direttore di Porto Conte, Mariano Mariani. “Sono stati realizzati e posizionati nidi artificiali e sagome in legno di falco pescatore – racconta – per attrarre l’interesse della specie, che in questo periodo frequenta l’Isola e staziona prima di andare a nidificare in altre località del Mediterraneo”.

“Il monitoraggio e il progetto di stimolo attrattivo hanno portato la coppia a decidere naturalmente di riprodursi qui – sottolinea il direttore del parco, Raimondo Tillocca – e ciò testimonia che Porto Conte può essere territorio elettivo per la riproduzione della specie”. In attesa che i due pulli spicchino il volo, “organizzeremo – annuncia Mariani – un tavolo tecnico per adottare tutte le strategie, aumentare i monitoraggi e mitigare i disturbi”.

[Foto da Il Tireno]

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