Da ieri 4 dicembre il parco di Monte Urpinu a Cagliari ha riaperto a distanza di un mese esatto dalla chiusura. Era infatti il 5 novembre quando scattò l’ordinanza di chiusura per via dell’aviaria, il virus che colpisce i volatili e la cui presenza era stata trovata in un pavone morto.
La riapertura di Monte Urpinu arriva con l’ordinanza numero 20 del sindaco Paolo Truzzu che, a sua volta, ha ricevuto dalla Asl di Cagliari la certificazione sui test negativi. Il provvedimento sanitario in questione è il numero 68/Ssa del 1° dicembre.
A Monte Urpinu gli animali presenti sono pochi, visto che la maggior parte sono stati abbattuti lo stesso 5 novembre, quasi all’alba. Proprio sui volatili presenti la Asl ha fatto i test che hanno dato riscontro negativo anche “in considerazione delle ripetute misure di pulizia e disinfezione eseguite”, si legge nella nota diffusa dal Comune.
L’aviaria a Cagliari non è stato l’unico caso nell’Isola: proprio in seguito alla diffusione del virus a Cagliari, c’è stato un potenziamento dei controlli in tutta la Sardegna, ciò che ha portato a riscontrare il virus anche in un fenicottero trovato morto a Cabras. Lì non ci sono stati abbattimenti ma è scattato il monitoraggio su un’area di dieci chilometri dal ritrovamento del cadavere dell’animale.