Malattia del cervo, pronta la task force della Regione per aiutare le aziende colpite

La prima seduta del tavolo permanente sull’emergenza convocato dal Presidente della Regione Solinas ha riguardato i focolai della malattia emorragica del cervo in Sardegna, scoperti una settimana fa nel sud dell’Isola. Risultati immediati: l’attivazione di una task force e l’interlocuzione con il ministero dell’Agricoltura per la quantificazione dei danni necessaria a una variazione del bilancio regionale per dare un primo sostegno agli allevatori.

Nell’Isola il primi caso del virus simile alla lingua blu, in grado di infettare tutti i ruminanti, è stato scoperto ad Arbus. Subito è scattato il blocco per trenta giorni della movimentazione dei capi di bestiame all’interno e all’esterno dell’Isola, su indicazione del Ministero della Salute. All’incontro hanno partecipato gli assessori Mario Nieddu (Sanità), Giuseppe Fasolino, (Programmazione), Gabriella Murgia (Agricoltura), Gianni Lampis (Ambiente), il direttore dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, il Ministero della Salute e i rappresentanti delle associazioni del comparto zootecnico.

“Le preoccupazioni del comparto, sono anche le nostre. Siamo vicini alle aziende del settore di fronte a questa nuova emergenza”, ha detto Solinas. “La quantificazione economica ci darà indicazioni per una variazione di bilancio per poter dare nei tempi più rapidi un sostegno agli allevatori, senza dover attendere l’intervento di Roma”, è stato invece il commento del neo vice presidente del Consiglio regionale Fasolino.

Per la quantificazione dei danni l’assessore Murgia ha confermato il coinvolgimento dei tecnici di Laore e l’avvio delle interlocuzioni con il ministero dell’Agricoltura. L’assessore Lampis, invece, già questa settimana, incontrerà a Roma i rappresentanti del governo ai ministeri della Salute e dell’Agricoltura.

Sul fronte sanitario: “Le indagini entomologiche – spiega l’assessore Nieddu – compiute sui campioni di insetti raccolti nei mesi precedenti ha dato esito negativo. Questo lascia pensare che il virus sia arrivato solo di recente in Sardegna dal nord Africa attraverso i venti del deserto. Oggi in Sardegna, oltre alle tre evidenze nella zona di Arbus e a Guspini, sui bovini, abbiamo un nuovo caso rinvenuto nel selvatico, a Pula su un cervo. Anche in Sicilia sono stati rilevati dei casi. Ora massima priorità è completare l’indagine epidemiologica per avere un quadro completo che ci potrà dare informazioni sulla reale diffusione del virus”.

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