La tartaruga Pio torna nel suo mare. Curata per tre mesi, adesso può nuotare

Recuperata, curata e domani libera. Pio, l’esemplare di tartaruga Caretta salvato a metà aprile dagli esperti del Centro di recupero del Sinis e dell’Area marina protetta, prenderà il largo intorno alle 19.30. Appuntamento nel’istmo di San Giovanni di Sinis, a Tharros, una volta superato l’ingresso agli scavi. Quando l’hanno trovata, la
scorsa primavera, la tartaruga era intrappolata in una rete da pesca è stava per affogare. Dopo più di tre mesi di osservazione quotidiana da parte dei ricercatori, ora Pio è pronto a ritornare nel suo ambienta naturale.

Lunga 47 centimetri, 11 chili di peso, l’esemplare era finito accidentalmente nelle reti di Pier Paolo Manca, pescatore professionista di Cabras, al largo di Torre dei Corsari. Manca e i suoi collaboratori avevano chiamato gli operatori del Cres e dell’Amp perché lo prendessero in custodia: un’idea provvidenziale perché Pio non sarebbe sopravvissuta a un semplice rilascio in mare. Al momento del ritrovamento infatti, la tartaruga appariva poco reattiva agli stimoli. A causa della lunga permanenza sott’acqua, Pio aveva subito dei problemi ai polmoni, accertati da tac ed esami eseguiti alla clinica veterinaria “Due mari” di Oristano. Poi la cura, la guarigione e domani la liberazione.

[Foto d’archivio]

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share