Hanno superato quota 60mila le firme dei cittadini cghe chiedono la tutela del cervo sardo dopo l’uscita dell’assessore all’Ambiente, Gianni Lampis, che a marzo aveva detto di ammazzare gli esemplari in eccesso chiedendo “al Ministero di superare l’imposizione di specie protetta” prevedendo la “riapertura della caccia sotto forma di piani di abbattimento”.
Il Grig, il Gruppo di intervento giuridico guidato da Stefano Deliperi, all’indomani delle dichiarazioni fatte da Lampis aveva avviato una petizione con raccolta di firme sulla piattaforma Change.org per evitare la mattanza annunciata da Lampis. “Migliaia di cittadini – ha scritto Deliperi – rifiutano il piombo risanatore tanto caro a chi dovrebbe difendere l’ambiente, ma lo ignora”.
Il cervo sardo è “uno degli animali-simbolo della nostra Isola e del Mediterraneo – proseguono dal Grig -: va salvato da un’ottusa politica ambientale intrisa di penosi interessi elettorali e venatori. Una richiesta chiara, palese, forte, quella arrivata dai cittadini, in netto contrasto con le pretese di parte del mondo della caccia che se ne frega altamente di tutto quello che non riguarda la possibilità di sparare a questo o a quest’altro animale”.