È ufficialmente on line il ‘Manuale di buone pratiche per la gestione integrata della fascia marina e costiera’. Si tratta di uno dei prodotti delle azioni di comunicazione del progetto Res Maris – ‘Recupero di habitat minacciati nell’area marina Capo Carbonara, Sardegna’, cofinanziato dal programma comunitario Life+, che ha come obiettivo la conservazione e il recupero degli ecosistemi marini e terrestri che costituiscono la spiaggia sommersa e quella emersa.
Sotto la lente dei ricercatori sono stati in particolare gli habitat prioritari ‘Dune costiere con Juniperus’, ‘Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster’ e ‘Praterie a posidonia (Posidonion oceanicae)’ ricompresi nel Sic ‘Isola dei Cavoli, Serpentara, Punta Molentis e Campulongu’. Il progetto – il cui coordinatore scientifico è Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica e direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari – ha avuto come capofila la Città metropolitana di Cagliari e come partner associati il Comune di Villasimius (Area marina protetta di Capo Carbonara), l’Università di Cagliari (Centro Conservazione Biodiversità, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente) e l’associazione Tecla, ha avuto la durata di quattro anni (da giugno 2014 a maggio 2018), ed è ora nella fase di mantenimento che durerà altri tre anni.
“I contenuti del manuale abbracciano tutte le azioni realizzate nel progetto – spiega Bacchetta – e hanno l’intento di fornire indicazioni utili per orientarsi sul tema della fascia costiera. Il testo non vuole essere un manuale tecnico, ma uno spunto di riflessione per amministratori e fruitori, che hanno la possibilità di incidere positivamente o negativamente sul ‘sistema spiaggia’ con i loro comportamenti. È infatti importante ricordarsi che le spiagge costituiscono un bene ambientale di inestimabile valore, patrimonio di tutti e che con tale consapevolezza devono essere considerate e fruite”.