Eurallumina, ambientalisti contro la nuova centrale: “Nociva per la salute”

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico ha presentato un atto di intervento con osservazioni nel procedimento di valutazione di impatto ambientale (Via) relativo al progetto di ammodernamento della raffineria di produzione di allumina a Portoscuso (Carbonia-Iglesias) da parte della Eurallumina. Coinvolti il Servizio regionale di valutazione degli impatti, la Commissione europea, il Ministero dell’ambiente, il Comune di Portoscuso.

“L’associazione – spiegano gli ambientalisti – ha chiesto la declaratoria di non compatibilità ambientale per gli eccessivi impatti sul territorio e sulla salute pubblica in un’area già a rischio ambientale e sanitario”. E aggiungono evidenziando alcuni aspetti dell’intervento: “Si tratta, in buona sostanza, del riciclaggio del progetto di costruzione di un impianto di cogenerazione alimentato a carbone proposto nella primavera 2015 dalla EuralEnergy sempre a Portoscuso e già oggetto di procedimento di Via riguardo cui la nostra associazione ha inoltrato l’atto di intervento con osservazioni”.

Gli ambientalisti quindi concludono: “Il progetto è finalizzato a garantire la totale copertura delle necessità di energia termica ed elettrica degli impianti di lavorazione della bauxite dell’Eurallumina, impianti che riprenderebbero la produzione in caso di realizzazione ed entrata in esercizio della nuova centrale. La centrale esistente sarebbe utilizzata solo in caso di fermata di quella attualmente in progetto, l’impianto di abbattimento delle polveri sarebbe in uso anche per l’abbattimenti dei contenuti inquinanti dei fumi dell’attuale centrale. Con la nuova centrale ripartirebbe l’Alcoa e centinaia di operai riprenderebbero il lavoro. Però, ambiente e salute ne risentirebbero. E non poco”. Domani intanto i lavoratori di Eurallumina torneranno a manifestare davanti all’Assessorato regionale all’Ambiente, a Cagliari. La motivazione è sempre la stessa: monitorare l’evolversi del percorso autorizzativo per dare avvio alle nuove infrastrutture in attesa della conferenza dei servizi che si svolgerà il 29 ed il 30 dicembre.

 

 

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