Lo zoologo Alberto Fozzi, collaboratore di SardiniaPost, trascorrerà sei giorni all’osservatorio faunistico di Tumbarino nel Parco Nazionale dell’Asinara per una ricerca sulle migrazioni degli uccelli attraverso la tecnica dell’inanellamento. Ogni giorno stilerà un diario con il lavoro della giornata, le emozioni e le immagini. Di seguito quello del 15 ottobre, quarta giornata.
Dopo un’alba spettacolare, i primi controlli delle reti sono quelli più fruttuosi e continua ad esserci un passo migratorio consistente. Prevalgono le specie come il pettirosso, la capinera, il luì piccolo e arrivano i primi codirossi spazzacamino. Queste specie (in foto) hanno in comune i quartieri di svernamento, infatti si fermeranno nel bacino del Mediterraneo e sono classificate come migratori a corto raggio.
Ma fra le specie che catturiamo ci sono anche migratori a lungo raggio come il beccafico e il codirosso che dopo aver superato il Mediterraneo dovranno sorvolare anche l’altra barriera ecologica rappresentata dal deserto del Sahara, per questo motivo sono noti anche migratori transahariani. Approfittando della presenza contemporanea di queste due specie dedichiamo la lezione del giorno con Pasqualina e Ilaria al loro riconoscimento considerato che le femmine e i giovani sono abbastanza simili, mentre i maschi si distinguono più facilmente. Una volta catturati è sufficiente controllore le penne remiganti, quelle più esterne dell’ala, il codirosso avrà l’ala più appuntita del codirosso spazzacamino. Infatti l’ala appuntita aumenta l’efficienza del volo proprio perché è un migratore a lungo raggio. Nel pomeriggio calano le catture e cogliamo l’occasione per una passeggiata con il binocolo per osservarle anche in natura, integrando la distinzione della forma delle ali con il comportamento. Il fusto, oramai secco, delle ferule costituisce un ottimo posatoio di partenza per i brevi voli che consentono ai codirossi di catturare abilmente piccoli insetti. Osserviamo anche un culbianco e una balia nera, anche loro intenti ad alimentarsi e a ripristinare le riserve di grasso per affrontare un’altra tappa del loro lungo viaggio.
In fondo le isole del Mediterraneo ricoprono l’importante ruolo di stazioni di rifornimento per i migratori alati.
Anche questa giornata scorre via veloce e durante l’ultimo controllo al chiaro di luna sentiamo solamente il richiamo delle civette ma nessuna di essa, almeno per questa volta finisce nelle reti!
Alberto Fozzi
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