“Dare piena attuazione ai contenuti della strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici”. È l’appello che il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, ha rivolto all’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis. La richiesta nasce dal fatto che l’Isola sta attraversando un momento difficile a causa degli incendi, vivendo una situazione che “ci deve mettere nelle condizioni di agire in maniera unitaria e determinata per far crescere l’etica ambientale, come processo per il cambiamento positivo dei nostri stili di vita”.
Dunque, quello che accade attorno al clima non è più soltanto una faccenda per “soli ambientalisti”, ma riguarda tutte le 377 comunità sarde. La strategia regionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici risale allo scorso 19 febbraio e Deiana invita l’assessore Lampi anche a “innovarla rispetto alla propria sensibilità ambientale”.
Cambiare lo stile di vita in maniera più etica vuol dire “partire dalle cose semplici di educazione nelle scuole – sottolinea il presidente dell’Anci – oppure vietare, dalla prossima ordinanza balneare, la plastica monouso anticipando le decisioni già assunte dall’Unione europea fino a una valutazione più attenta rispetto al prolungamento del periodo di utilizzo del carbone o la costruzione della dorsale del metano di cui ancora non sono chiari i contorni, le incidenze e le ricadute”. L’ambizione è riuscire a trasformare la Sardegna in un “piccolo ma fondamentale polmone verde” agendo in maniera unitaria, con tutta la politica coinvolta perché sia “veramente al servizio dell’uomo della natura e di tutti gli esseri viventi”.