Campo boe per l’ormeggio in mare a Porto Cervo, Grig contro il progetto: “È zona protetta”

Gli ambientalisti contro la concessione per la realizzazione di un campo boe di circa 236mila metri quadri per l’ormeggio di tre unità da diporto (due aventi lunghezza di metri 130 e una avente lunghezza di metri 160) davanti a Cala Granu, a Porto Cervo (Arzachena) con distanza di poco superiore a metri 200 dall’arenile e metri 100 dalla scogliera.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento giuridico ha inviato un atto di opposizione con osservazioni nella procedura richiesta dalla Anchor bay benefit s.r.l. sostenendo che l’area di mare individuata “rientra nella fascia di protezione esterna del parco nazionale dell’arcipelago de La Maddalena, che comprende anche l’Isola delle Bisce e le Isole di Li Nibani. La posa in mare dei corpi morti per ancorare le boe è soggetta a specifica autorizzazione solo ‘ove ne sia dimostrata la compatibilità e l’innocuità ambientale’ – aggiunge il Grig -. Decine di soste di unità da crociera in un’area di rispetto di un parco nazionale non sono trascurabili e possono causare sensibili danni ambientali in termini di inquinamento marino e di crescente antropizzazione”.

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