Bonifiche Porto Torres, appello Isde: “Fare presto, salute cittadini a rischio”

“La salute dei cittadini è a rischio, si avviino subito le bonifiche”. Lo chiede con una lettera ai sindaci di Sassari e Porto Torres, Nanni Campus e Sean Wheeler, l’associazione regionale che riunisce i medici per l’ambiente (Isde) a proposito del sito di interesse nazionale (Sin). Analogo appello è stato rivolto anche alla Regione. “Il territorio del Sin di Sassari e Porto Torres è tra i più inquinati in Italia, dai dati dello studio epidemiologico dell’Istituto superiore di sanità è possibile attribuire un ruolo eziologico all’esposizione ambientale associata alle emissioni di raffinerie, poli petrolchimici e industrie metallurgiche”, denunciano i medici dell’Isde.

Per loro non è casuale che nella stessa area “la mortalità e l’incidenza di patologie tumorali, cardio e cerebro-vascolari, degenerative e malformative sia superiore alla media regionale”. Per l’organizzazione, “l’interesse dei politici per questi risultati è inesistente, e si continuano a fare scelte industriali ed energetiche che non limitano il rischio sanitario”. Ecco perché i medici per l’ambiente chiedono alla Regione “di realizzare subito gli interventi di bonifica previsti ma non attuati e di attivare i protocolli di sorveglianza sanitaria in favore dei cittadini esposti a sostanze tossiche, a metalli pesanti e amianto”. Sollecitata anche l’istituzione di un comitato di garanzia “per affrontare con strumenti adeguati quella che si configura come un’emergenza sanitaria e ambientale”.

L’associazione annuncia, infine, battaglia “con altre realtà ambientaliste affinché il problema sia risolto con la previsione nel prossimo Piano nazionale di un appropriato programma di interventi preventivi, dall’assunzione del territorio come bene comune e indisponibile per attività senza utilità sociale alla costruzione della caratterizzazione sulle condizioni di aria, acqua, suolo e alimenti, dall’abbattimento delle emissioni all’attivazione del controllo popolare sulle istituzioni e sui produttori di rischio”.

 

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