“Entro il 2022 vogliamo fare di Bauladu il primo Comune ‘amianto zero‘ della Sardegna”. È un progetto ambizioso quello annunciato da Davide Corriga, sindaco del paese nell’Oristanese, ma ci sono tutti i presupposti perché la bonifica totale del territorio venga portata a termine. Il Comune ha organizzato un’assemblea pubblica per illustrare il bando per la concessione dei contributi per le bonifiche. “È prevista l’erogazione di risorse a fondo perduto per un importo pari al 95 per cento delle spese sostenute”, annuncia il primo cittadino di Bauladu. “Nei mesi scorsi l’attività di mappatura ha attestato la presenza di 11.772 metri quadri di manufatti in amianto – spiega Davide Corriga, classe ’85, alla guida del paese dal 2010 -. Di questi, 682 metri quadri si trovano in aree ad alta priorità (ovvero in prossimità di edifici di pubblico interesse) e ben 3.813 metri quadri (un terzo del totale) nelle campagne del paese”.
Le risorse non ci sono ancora tutte, ma il primo cittadino annuncia che in questo triennio si potrà coprire l’intera spesa necessaria per far sparire l’amianto da Bauladu. Fondamentale sarà la collaborazione dei suoi oltre seicento compaesani. “Attualmente la dotazione finanziaria è di 80mila euro, ma il capitolo sarà rimpinguato in base all’esigenza – spiega -. Per bonificare completamente il territorio ne serviranno circa 240mila. Li metteremo a disposizione in tre anni. Ma per raggiungere l’obiettivo è fondamentale contare sulla sensibilità e sulla collaborazione dei bauladesi”.
M.Z.
