Stop alla pesca di ricci per due anni, richiesta dei Comuni alla Regione

L’intera isola di Sant’Antioco dice stop alla pesca dei ricci. Il Consiglio comunale di Sant’Antioco, seguito nei prossimi giorni da quello di Calasetta – i due Comuni in cui si divide l’isola – ha approvato all’unanimità, un documento proposto dalla maggioranza guidata dal sindaco Ignazio Locci che prevede la richiesta di moratoria della pesca del riccio di mare per almeno due anni in tutte le acque circostanti l’isola di Sant’Antioco. La lettera con la richiesta sarà inviata all’assessorato regionale dell’Agricoltura.

L’obiettivo della richiesta è manifestare la preoccupazione diffusa, sia dei pescatori locali, sia dell’intera cittadinanza, sul depauperamento di una risorsa come quella del riccio di mare, fenomeno considerato dalle popolazioni dei due Comuni una vera e propria emergenza. Il Golfo di Palmas e l’intero specchio d’acqua che circonda l’isola di Sant’Antioco, infatti, sono considerati una meta prediletta da numerosi pescatori professionisti e sportivi provenienti da ogni angolo della Sardegna che, ogni anno, prendono letteralmente d’assalto le aree depredando i fondali dal riccio di mare, contribuendo alla “distruzione” di questo inestimabile patrimonio ittico.

«Vogliamo ottenere uno stop alla pesca del riccio a partire dalla prossima stagione. È un’iniziativa, assunta con il Comune di Calasetta, che porteremo fino in fondo: presto la nostra proposta verrà corredata con documentazione scientifica, anche con le risultanze, laddove possibile, di quest’ultima stagione di pesca. È indubbio uno sforzo di pesca preoccupante che di questo passo porterà all’esaurimento di questa prelibata e ricercata specie marina”, spiega il sindaco del Comune di Sant’Antioco.

“Non è più possibile accettare la pesca indiscriminata del riccio, le cui conseguenze sono drammatiche: in pericolo, infatti, c’è il nostro ecosistema marino, che abbiamo il dovere di proteggere. La nostra iniziativa congiunta va proprio in questa direzione e la Regione è chiamata ad ascoltare la nostra istanza e a varare una disciplina che salvaguardi il tesoro dei nostri mari al fine di garantire un futuro migliore ai nostri pescatori, operatori ed ecosistema marino”, ribadisce il primo cittadino sulcitano.

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