Era affetta da tossicosi perché si era nutrita con carne di animali avvelenati e rischiava di morire. Ma prima un allevatore e poi gli uomini del Corpo forestale e del Centro allevamento e recupero della pralina selvatica di Monastir, l’hanno salvata. Ha ritrovato la libertà il giovane esemplare di aquila reale che era stato trovato, denutrito e stremato vicino alle grotte di San Giovanni a Domusnovas, nel Sulcis. Il volatile era stato trovato da un allevatore che lo aveva visto muoversi a fatica sul terreno. L’uomo ha subito avvertito gli uomini del Corpo forestale di Iglesias che hanno prelevato il rapace ricoverandolo al Centro allevamento e recupero fauna selvatica dell’Ente foreste della Sardegna, a Monastir. L’aquila ha reagito bene alle cure riconquistando le forze e la completa guarigione. In questi giorni, nello stesso luogo in cui era stata trovata, è stata liberata. “Appena uscito dalla gabbia – fanno sapere della Forestale – il rapace ha esitato, incerto per alcuni istanti, poi ha spiccato il volo verso la liberta ritrovata”.
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