Sardu, il software made in sardinia che sta spopolando in tutto il mondo

Un software tecnico con il quale si può fare assistenza informatica anche nei sistemi che non si avviano. Questo è Sardu, acronimo di Shardana Antivirus Rescue Disk Utility, che sta avendo un successo mondiale. Il software è stato tradotto in 22 lingue, viene utilizzato in oltre 225 paesi e i suoi download continuano a crescere.

Sino a qualche anno fa i tecnici informatici dovevano masterizzare tantissimi cd per poter avere tutto i software necessari per poter dare assistenza e fare la manutenzione dei PC. I tecnici più esperti, dopo molte giornate di lavoro, riuscivano ad unire più di un cd o dvd in un unico supporto ma questo diveniva presto obsoleto, uno spreco di masterizzazioni, una marea di supporti ottici da buttare.

Oramai sono passati 5 anni da quando Sardu è stato realizzato per la prima volta. Non è stato frutto del lavoro di un ingegnere informatico ma di un agente di commercio nel settore dei liquori, con una grande passione per l’informatica: Davide Costa, di Sanluri.

Patito di Archeologia e di Sarditas (“Amo leggere libri di archeologia dove si parla dei nuraghi e spesso degli Shardana”) ha realizzato il software per raccogliere i rescue disks per gioco. “In un blog malese avevo letto una recensione sui “Rescue Disks”, racconta Davide. “L’autore scriveva che sarebbe stato pratico unirne più di uno per risparmiare qualche cd o dvd”. E da qui inizia una sfida. “Dopo tantissimi tentativi sono riuscito a unirne due, tre, quattro rescue cd ed infine sono riuscito ad inserire tutto in una penna USB. Ero abituato a prendere appunti in un file di testo, lo feci in linguaggio di programmazione in modo da avvicinarmi in modo soft alla programmazione. Non avevo mai programmato in vita mia. E da qui è nato S.A.R.D.U. (Shardana Antivirus Rescue Disk Utility)”.

SARDU è nato nel 2009 ed è stato il primo al mondo ad avere automatizzato la creazione di una periferica “multiboot” (avviabile con un pratico menu). Oggi con la pennina si può disinfettare un PC, recuperare i dati, testare l’hardware, reinstallare il sistema operativo e non solo…

“Oggi SARDU viene scaricato da circa 1000 persone al giorno da 225 nazioni – continua Davide – ed è stato tradotto in 22 lingue, recensito e consigliato dai più famosi siti internazionali, recensito e allegato con le più importanti riviste internazionali. “COM!” in Germania gli ha dedicato uno spazio in 3 copertine, “CHIP” in Germania lo consiglia per la sicurezza bancaria, “PC Professionale” in Italia gli ha dedicato 4 pagine e lo ha inserito nel DVD virtuale del mese”.

Ora Davide, dopo tanti sacrifici, sta realizzando la sua startup e sta mettendo a frutto il suo hobby in una vera e propria impresa. La versione free, forte del successo internazionale, continuerà ad essere migliorata, e contemporaneamente si sta creando una versione “Pro” arricchita di peculiarità che cercano tecnici informatici e geeks.

In molti hanno raccontato la sua storia come una favola, ma lui rimane sempre con i piedi per terra e guarda la realtà. “Sono un autodidatta, non ho mai amato giocare al PC, il mio gioco era studiare Windows, come “alleggerirlo”, avvicinarmi e studiare il “fantastico” mondo di Linux. Quando sono uscite le prime macchine virtuali ho avuto la possibilità di studiare meglio tutti i sistemi operativi, metterli in rete. Mi ha aiutato molto il brainstorming in un negozio di informatica e l’essere moderatore in un forum dell’area sistemi operativi e periferiche di rete”.

La sua avventura non è stata priva di difficoltà e momenti di “panico”. Infatti – racconta il sanlurese – “ricordo come fosse ieri, lunedì 31 agosto 2009, come ogni mattina sono entrato nel blog del malese, a cui qualche giorno prima avevo presentato il progetto, per vedere cosa proponeva (ogni giorno faceva la recensione di qualche nuovo prodotto o utility) e lessi ”Integrate Multiple Antivirus Rescue Disk into One Single Disc”. Il panico: ho pensato che mi avessero rubato il lavoro. Ci lavoravo da 8 mesi”. Poi, con la coda dell’occhio, ha letto la riga a capo: “or USB Flash Drive with SARDU” ed il panico si è trasformato in euforia. “Ma SARDU sono IO”, pensò Davide, “gli Shardana riprendono a navigare e partono alla conquista del mondo”. Da qui è iniziato il suo cammino, e sono iniziate anche le prime vere difficoltà, come quella di riuscire da solo a seguire le esigenze di centinaia di migliaia di utenti che scrivono in più lingue e che traducono anche il software. Tante altre sono state le difficoltà incontrate tanto che al percorso di aiuti alle Startup Innovative di Sardegna Ricerche è arrivato senza avere le idee chiare. “Durante il percorso ho capito cosa potessi aggiungere e come farlo con una nuova brillante idea: NUR (acronimo di Network Unit Resource) con la quale il software ha ‘imparato ad ascoltare, a leggere e ad ascoltare’ le regole riuscendo a fornire versioni personalizzate e aggiornabili in tempo reale senza il rilascio di nuove versioni”.

Sardu ad oggi ha percorso tante miglia ed è stato recentemente presentato al Meeting di Rimini, come esempio di impresa avviata dalla periferia di un paese del Medio Campidano, dove sono stati annunciati i prossimi obiettivi, tra i quali: avvicinare i bambini dai 2 ai 10 anni all’informatica, aumentare la sicurezza sia dei più piccoli che dei genitori. Un sistema che permette di essere targetizzato in base all’utilizzo del PC di qualsiasi persona

La bellezza di Sardu sta nella continua voglia di Davide di confrontarsi e di affrontare la sfida che il quotidiano gli e ci mette dinanzi.

Alessandro Ligas

 

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