Serie A, Rastelli non teme la Juve: “Non siamo vittime sacrificali”

“Partiamo dalla fine. Cioè dall’ultima giornata dello scorso campionato, dalla vittoria con il Milan: voglio vedere con la Juventus un Cagliari compatto, convinto di andare a Torino per fare risultato”. Massimo Rastelli deciso in vista dell’esordio di campionato sabato con la squadra di Allegri. “Ho bisogno di 11 giocatori affamati – ha detto – non voglio andare a Torino a fare la vittima sacrificale. Vogliamo partire con il piede giusto, abbiamo due squadre forti (il Milan alla seconda giornata, ndr) di fronte e dobbiamo tentare di iniziare a fare punti”. Di fronte alla regina degli ultimi tornei, spiega il mister, serve la gara perfetta.

“Grandissima squadra – ha avvertito il tecnico – dalle grandi potenzialità e qualità. In questo momento non è al top, come tutte. Ma sappiamo che appena fai un errore non perdonano. Equilibrio? Sempre, ma ciò non significa esser rinunciatari, dobbiamo fare tutto alla perfezione. Mettendo in pratica quello su cui abbiamo lavorato in questo mese e mezzo”. Le indicazioni venute dalla Coppa Italia?: “Ho visto un gruppo unito che ha voglia di sacrificarsi – ha spiegato – e ho notato una crescita di tutti gli effettivi. Calo non ne ho visto: abbiamo giocato bene, se avessimo segnato con Faragò staremmo a parlare di un’altra partita”.

Centoventi minuti che hanno lasciato il segno, però. “Alcuni hanno accusato stanchezza – ha avvertito Rastelli – per la Juve abbiamo bisogno di freschezza. Stanno tutti bene, ma qualcuno inizialmente rimarrà fuori: non è detto che poi non possa diventare protagonista a partita iniziata. Ho due o tre dubbi, ma che riguardano le caratteristiche che servono ad affrontare questo tipo di partita”. Rastelli ha fissato anche gli obiettivi complessivi della stagione: “Salvezza – ha affermato – e crescita del gruppo”.

 

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