Fabio Aru è andato letteralmente alla deriva, nell’ultima parte della tappa odierna del 101/o Giro d’Italia di ciclismo. Il campione italiano si è staccato la prima volta ai -65 chilometri dal traguardo e poi è letteralmente naufragato sulle successive asperità di giornata. Alla fine, si è presentato sul traguardo di Sappada (Udine) con un ritardo di 19’32” dal vincitore odierno Simon Yates, che è anche maglia rosa.
“Oggi è stata una giornata veramente dura, sia sotto il profilo fisico che psicologico – ha commentato Aru -. Voglio ringraziare i miei compagni per essermi stati vicino. Mi ritrovo senza forze, incapace di tenere il ritmo, come svuotato. Non sto bene, ovviamente, e adesso dobbiamo capire il motivo di questo mio malessere. Ci prendiamo un po’ di tempo per fare le nostre valutazioni e il giorno di riposo di domani ci aiuterà”. Rivolgendosi ai giornalisti, ha aggiunto: “Vi chiedo solo un po’ di comprensione per il dramma sportivo, la mia forte delusione è figlia della voglia di far bene. Ci tenevo tantissimo, io per primo e più di tutti”.