Il Cagliari torna nelle mani di Lopez

Ieri l’esonero ufficiale dell’allenatore rossoblù, Massimo Rastelli. Oggi – e già da ieri notte – l’ipotesi Diego Lopez alla guida del Cagliari calcio (nella foto postata su Twitter dalla società). Diventata ufficiale nel primissimo pomeriggio (qui la nota della società ). In mezzo una girandola di nomi, i ringraziamenti di rito da entrambe le parti, la risoluzione del contratto di Lopez con il Palermo e soprattutto l’attesa dei tifosi alla quarta sconfitta consecutiva dei rossoblù. La firma del contratto biennale, sino a giugno del 2019, nella notte dopo una cena a Milano tra il patron del Cagliari calcio, Tommaso Giulini, e lo stesso nuovo allenatore uruguaiano, classe 1974. Di ritorno perché ha già guidato il Cagliari calcio nella stagione 2013-2014, nonché è stato ex capitano ed ex giocatore.

Il “secondo” – confermano all’ANSA i vertici del club – sarà Michele Fini, anch’egli ex rossoblù e già al fianco di Lopez nelle avventure di Bologna e Palermo. Proprio la rescissione del contratto con i rosanero (Lopez aveva guidato la squadra siciliana la scorsa stagione per un breve periodo) aveva dirottato riflettori e attenzioni sul tecnico sudamericano. Una soluzione quasi trovata in casa: Lopez, dopo aver appeso le scarpette, non ha mai lasciato l’Isola. Era arrivato in Sardegna nella stagione 1998-1999. Ma Ventura, l’attuale ct della Nazionale, nonostante i buoni trascorsi in Liga, lo aveva utilizzato solo una volta. Dall’anno successivo ha però poi sempre giocato con regolarità sino all’addio alla fine del 2010. Una bandiera: tra campionato e coppe ha totalizzato in rossoblù 344 presenze e nove gol. Anche come allenatore è cresciuto nel centro sportivo di Assemini: prima con le giovanili, poi con il balzo in prima squadra dal 2012 al 2014. Due anni lontano da casa, a Bologna in B e al Palermo in A. E poi il ritorno: prestissimo ufficialità e conferenza stampa di presentazione.

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