Cagliari sconfitto dall’Inter, per i rossoblù nessun tiro in porta

Quattro a zero. Con zero che sta non solo per nessun gol, ma anche per nessun tiro in porta: Handanovic è un nome che nelle radio e telecronache ieri non si è mai sentito. Non c’è stata una conclusione verso il portiere nerazzurro persino quando i rossoblù hanno avuto una punizione fuori area. Poca roba anche nel gioco: a parte qualche disimpegno difensivo, quasi mai il Cagliari ieri contro l’Inter è andato oltre ai tre-quattro passaggi di fila. Nessuno, con Barella e Cigarini fuori, si aspettava miracoli. Ma qualcosa di più sì. E su questo il Cagliari dovrà riflettere in vista delle prossime sfide per la salvezza. A partire dalla gara di domenica con il Bologna: match psicologicamente meno difficile di quello con l’Udinese, ma allo stesso tempo delicato e decisivo.

Il gioco, le azioni, il ritmo, la capacità di pressare e rubare palla: tutto quello che non si è visto con l’Inter dovrà essere la regola nella partita con gli emiliani dell’ex Donadoni. Una sfida, quella di domenica, difficile. La speranza? Il ritorno in campo degli squalificati Barella e Cigarini. E dei giocatori non impiegati ieri come i goleador della sfida con l’Udinese Pavoletti e Ceppitelli. Il calendario dice che il Cagliari ha già giocato le sfide salvezza e non dovrà confrontarsi più, dopo il Bologna, con squadre che si avvicinano al suo livello. E in queste situazioni la storia del torneo non dice buone cose per i rossoblù: contro formazioni più attrezzate e tecnicamente superiori il Cagliari non ha mai fatto punti. Con due sole eccezioni: Atalanta a Bergamo (vittoria) e Lazio in casa (pari).

Le avversarie della squadra di Lopez delle ultime quattro gare avranno tra l’altro tutte qualcosa in comune: cercheranno Europa League o Champions. La permanenza in A si deciderà con Sampdoria, Fiorentina, Roma e Atalanta. Ecco perché diventa cruciale la sfida con il Bologna. Il Crotone, che deve inseguire, si giocherà tutto dalla quintultima alla terzultima giornata con Udinese, Sassuolo e Chievo. Terribili invece penultimo e ultimo turno contro Lazio e Napoli. Nella sfida di ieri con l’Inter da salvare l’esordio in serie A di Caligara: un regalo per i 18 anni compiuti lo scorso 12 aprile.

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