Cagliari – Entella: al Sant’Elia protesta tifosi per fermo ultrà con petardi

Protesta e tensione oggi pomeriggio allo stadio Sant’Elia in cui è in corso la partita di serie B Cagliari-Entella. I tifosi rossoblù, appartenenti a quanto pare agli “Sconvolts”, dopo aver osservato 15 minuti di silenzio senza cori o altre incitazioni, hanno abbandonato la curva nord lasciando un ‘buco’ ben visibile sugli spalti, non prima però di aver lanciato alcuni petardi e scandito slogan contro le forze dell’ordine. I supporter si sono poi spostati nei parcheggi davanti agli spogliatoi, dove ci sono anche polizia e carabinieri. All’origine della protesta, secondo quanto si è appreso, c’è il controllo effettuato dalle forze dell’ordine prima del fischio d’inizio del match, quando è stato fermato uno dei tifosi che stava tentando di introdurre allo stadio dei petardi. Appresa la notizia, gli ultrà hanno deciso prima il silenzio e poi di lasciare il Sant’Elia.

Aveva tre grossi petardi artigianali, due fumogeni e uno striscione nascosto sotto i vestiti il tifoso rossoblù degli “Sconvolts”, fermato oggi pomeriggio dalla polizia prima del fischio di inizio della partita, innescando la protesta dei circa 200 ultras che hanno abbandonato lo stadio. Il supporter ha 28 anni e da pochi giorni gli è scaduto il Daspo, il provvedimento di allontanamento dagli stadi. Mentre entrava al Sant’Elia ha cercato di eludere i controlli, fuggendo in curva nord, ma è stato inseguito dalla polizia. Gli agenti lo hanno bloccato e perquisendolo hanno trovato le ‘bombe’ artigianali, i fumogeni e lo striscione. Nei confronti di 28enne potrebbero scattare ora dei provvedimenti, la Digos ha avviato gli opportuni accertamenti. Nessuno strascico, invece, per la protesta dei tifosi: usciti dallo stadio si sono dati appuntamento nei parcheggi davanti agli spogliatoi abbandonando la zona poco dopo senza creare problemi. Ansa

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share