Cagliari ambizioso. E con uno stadio nuovo. “Il centenario del club? – spiega il presidente del Cagliari, Giulini all’Ansa – Non mi dispiacerebbe potermelo giocare a un livello più alto di quello attuale, avere la possibilità di ambire ai primi cinque posti. Lavoriamo per una graduale crescita anche se non siamo negli anni ’70 quando erano possibili sorprese incredibili. Oggi per poter ambire a posizioni importanti, anche nel giro di cinque-sei anni c’è un grande lavoro da fare”.
Il presidente ha parlato anche del campionato appena iniziato: “La nostra speranza quest’anno è ovviamente quella di salvarci rapidamente con parecchie giornate di anticipo per poi magari puntare ad arrivare nei primi dieci posti. Al primo anno sarebbe un grandissimo obiettivo”. La casa del futuro? “Lo stadio – ha spiegato Giulini – non sarà privato perché sarà una concessione del Comune di Cagliari, dovrebbe rinascere esattamente dove è oggi. Ristrutturarlo? No, sarà uno stadio nuovo”.
Il patron dei rossoblù chiarisce poi che la campagna acquisti è ancora aperta e non è affatto tramontata la pista Husbauer: “Sto spettando con interesse Napoli-Sparta Praga, mi auguro che Husbauer sia in campo dal primo minuto. Voglio vedere che impatto ha in un campo così difficile come il San Paolo. E mi auguro che giochi. Se è nel mirino? Lo stiamo seguendo”. Su punta di peso in mezzo all’area il Cagliari ora è fermo: “Longo ha queste caratteristiche. Puntiamo sulla sua crescita”.
Alla domanda su cosa pensasse di sé, Giulini ha risposto: “Sono un presidente nuovo, ma non inesperto. Con poca modestia – ha scherzato l’imprenditore milanese – posso dire che non credo ci siano tanti presidenti diventati tali conoscendo il calcio quanto lo conosco io. Sono molto più esperto di calcio (Giulini è stato portiere nelle giovanili del Milan) di chi, magari, è diventato presidente senza averci mai giocato e senza aver avuto una lunga esperienza in un’altra società (sino a qualche anno fa era nel Cda dell’Inter). Sono cose che io ho fatto da quando ero ragazzino”.
