Cagliari, 10 gare per la salvezza. E ora è caccia all’Atalanta

Dieci partite per recuperare cinque punti. Anzi sei, perché l’unica squadra che il Cagliari può agganciare per non precipitare in B, l’Atalanta, ha vinto tutti e due gli scontri diretti. Ieri, dopo il gol del momentaneo vantaggio dei nerazzurri dell’ex Pinilla contro il Napoli, la squadra di Zeman si è trovata addirittura a sette punti dalla A (otto con gli scontri diretti). A ridare senso alla corsa per restare nella massima serie è arrivato il gol del pari di Zapata. Ma sarà comunque un’impresa. Non tanto perché il divario è incolmabile: il problema è che il Cagliari non riesce proprio a “svegliarsi”. In pillole tra febbraio e marzo sono arrivati solo due punti, uno al mese. L’ultima vittoria risale al 24 gennaio: Cagliari-Sassuolo 2-1. Poi, dopo il gol nel recupero di Pinilla (sempre lui) a Bergamo con l’Atalanta, la squadra si è liquefatta: sconfitta con la Roma, pari a Torino, poi tre ko consecutivi con Inter, Verona e Sampdoria, l’ultimo costato la panchina a Zola. Poi un pareggio in casa con l’Empoli e di nuovo sconfitta con il Milan. Ora c’è la pausa per la Nazionale e il Cagliari può fare solo una cosa: raccogliere idee e energie per provare il miracolo. Una strada che comincia dalla gara pre-pasquale in casa con la Lazio: sarà l’ultimissima prova per capire se il Cagliari può davvero resuscitare. Zeman ha assicurato di non avere alcuna intenzione di mollare. “Mancano ancora dieci partite – ha detto al termine della gara persa sabato con il Milan -, lotteremo con tutte le nostre forze per centrare l’obiettivo”. Che cosa manca? Negli ultimi due mesi il gol dell’attaccante vero. Le reti, a febbraio e marzo, sono arrivate da centrocampisti (Conti, Dessena, Donsah), trequartisti (Mpoku e Joao Pedro) o esterni (Farias). La speranza resta Sau: ora che si è ripreso potrebbe fare la differenza. L’ultimo gol in campionato dell’attaccante sardo risale al periodo pre-infortunio: partita contro l’Empoli nel girone di andata. Da allora molta infermeria, terapie e “differenziati”. E un gol in Coppa Italia con il Parma.

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