Addio (con vittoria) al Sant’Elia. Il primo gol lo segnò Gigi Riva nel ’70

Il primo gol lo aveva segnato un attaccante. Anzi l’attaccante: Gigi Riva. L’ultimo, 47 anni dopo, lo ha realizzato Pisacane proprio all’ultimo minuto di recupero dell’ultima partita di campionato e del Sant’Elia. Sì, lo stadio nato nel 1970 chiude. Risorgerà nel 2020, se tutto va bene, forse con un altro nome. Sicuramente più piccolo visto che quando era stato costruito poteva ospitare 60mila spettatori. Domani non andrà oltre i 30mila.

Oggi con il Milan c’è stata l’ultima partita ufficiale. La festa della ‘pensione’ sarà fra pochi giorni, l’1 giugno, con “The last match”, gara evento con vecchi campioni, rossoblù e non rossoblù che chiuderanno i cancelli dello stadio. Il Cagliari continuerà a giocare a pochi metri, nel campo provvisorio che sta nascendo nel parcheggio davanti all’ingresso degli spogliatoi. Per il nuovo stadio se ne riparla fra qualche anno, quando bandi, concorso internazionale e lavori saranno conclusi. Per salutare il S.Elia la curva sud ha esposto uno striscione di arrivederci.

Lo stadio erede dell’Amsicora, l’area dello scudetto, era stato inaugurato nel 1970 nella gara di Coppa Italia con la Massese. Poi era stata la volta delle gare di coppa dei Campioni con Saint Etienne e Atletico Madrid. Il Sant’Elia aveva accompagnato il Cagliari nella sua parabola discendente sino alla retrocessione del 1976, anno anche dell’ultima partita di Gigi Riva. Poi di nuovo stadio di festa con la promozione del 1979. Nel 1990 ha ospitato anche i Mondiali. Poi il declino, strutturale, che ha portato al Sant’Elia degli ultimi anni, con le tribune amovibili davanti ai vecchi spalti. Oggi l’ultimo sussulto.

 

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