Dalle severe maschere del carrasecare barbaricino al coloratissimo carrasciali timpiesu passando per pariglie e gare equestri il Carnevale in Sardegna ha suoni, rituali e forme diversissime. La tradizione ha radici antiche che in molti ritrovano nei riti propiziatori legati alla terra e al ciclo della natura.
Gli appuntamenti nell’Isola hanno preso il via il 16 e 17 gennaio con l’accensione dei fuochi in onore di Sant’Antonio Abate, anche se in molti paesi del centro Sardegna l’appuntamento è saltato a causa delle nevicate eccezionali. Il carnevale è entrato nel vivo già domenica 12 con A Maimone, la festa di Samugheo con la sfilata di Mamutzones e altre maschere barbaricine.
Da non perdere le sfilate di giovedì grasso, il 23 febbraio, e quelle di domenica 26 e martedì 28 febbraio quando usciranno le maschere tradizionali barbaricine quest’anno riunite nel coordinamento unico del Carnevale di Barbagia. Spazio alle spettacolari corse equestri della Sartiglia a Oristano (26 e 28 febbraio) e Sa Carrela ‘e Nanti a Santulussurgiu (26, 27, 28 febbraio). Dopo anni di silenzio a Cagliari risuonerà ancora il ritmo della ratantira con tre sfilate organizzate dal Comune (23, 26, 28 febbraio). Il carnevale sardo si chiuderà domenica 5 marzo con la Pentolaccia.
Di seguito gli appuntamenti più importanti nell’Isola.
(Testi tratti dal sito SardegnaCultura e dai portali di Comuni e ProLoco).
(Nella foto di copertina, un giovane Mamutzone ritratto a Samugheo da Raffaella Spanedda)
Francesca Mulas