Oristano, domenica e martedì la corsa alla stella con la Sartiglia

Si rinnova a Oristano la tradizione della Sartiglia, la corsa equestre che si svolge la domenica e il martedì di carnevale. La Sartiglia vanta una storia di oltre cinque secoli: i primi documenti che parlano di una Sortilla organizzata in onore dell’Imperatore Carlo V risalgono al 1547 ma le sue origini sono da ricercare nelle gare equestri medievali.
Il cerimoniale della Sartiglia ruota intorno alla figura de su Componidori, il capocorsa per i due Gremi, che come di consueto è stato nominato il 2 febbraio, festa della Candelora: si tratta di Sergio Ledda (Gremio dei Contadini) e Giuseppe Sedda (Gremio dei Falegnami).

Accanto ai due Componidoris sfilano i cavalieri che indossano vestiti della tradizione sarda e spagnola e i tamburini e trombettieri che segnano il ritmo della corsa. I cavalieri correranno alla conquista della stella d’argento, simbolo di prosperità e buon auspicio per il nuovo anno, e saranno impegnati anche nelle spettacolari pariglie acrobatiche a cavallo.

Domenica 26 febbraio è la Sartiglia del Gremio dei Contadini, martedì 28 invece correrà il Gremio dei Falegnami.

Programma delle due giornate. Dalle 10, il gruppo dei tamburini e dei trombettieri parte da piazza Eleonora d’Arborea, davanti al Palazzo del Comune, e scorta un araldo a cavallo che nelle vie del centro storico da lettura del Bando della Sartiglia, invitando il popolo ad assistere alla giostra equestre. Alle 11 si aprirà l’ufficio postale con Annullo Postale Speciale. Alle 12 ci sarà la vestizione de su Componidori  (domenica nella sede del Gremio dei Contadini in via Aristana, martedì nello spazio allestito dal Gremio dei Falegnami). Il gruppo dei tamburini e trombettieri apre il corteo composto da is massaieddas e da sa massaia manna, che portano gli abiti per la vestizione de su Componidori; seguono i componenti del gremio, che custodiscono le spade e gli stocchi per la corsa. Terminata la vestizione, dal tavolo dove è stato vestito su Componidori monta sul cavallo e da questo momento non toccherà terra fino a sera. Il presidente del gremio gli consegna sa Pippia de Maiu, un buquet con cui saluta, con segni di benedizione, il presidente del gremio e gli spettatori. Alla Vestizione si accede tramite inviti la cui distribuzione è a cura dei Gremi che la organizzano. Sarà trasmessa in diretta sul maxi schermo presente in piazza Eleonora d’Arborea.

Dalle 13,15, al termine della cerimonia della Vestizione, il corteo dei 120 cavalieri guidato da su Componidori e preceduto dai trombettieri e tamburini, massaieddas e dal gremio, si dirige verso il percorso di via Duomo nel quale si svolgerà la Corsa alla Stella.
Con il triplice incrocio di spade tra su Componidori e il suo secondo che si svolge sotto il nastro verde che sostiene la stella, al ritmo dei tamburi, ha inizio la corsa. La prima discesa spetta a su Componidori, a seguire i sui compagni di pariglia e tutti i cavalieri a cui concederà l’onore della spada. Seguiranno le discese con lo stocco e sa Remada. Da quel momento si ricompone il corteo dei cavalieri che ripercorrendo la via Duomo e passando dal corso Umberto e da piazza Roma si dirige verso via Mazzini, teatro dove si svolgeranno le Pariglie. Da Su Brocci, il piccolo tunnel che si immette nella via Mazzini, prendono il via verso le 16.30 le spericolate acrobazie dei cavalieri. Su questo percorso, secondo l’ordine di sfilata, tutte le pariglie partecipanti potranno cimentarsi nelle evoluzioni. Apre e chiude la corsa la pariglia de su Componidori.

Al termine della corsa delle pariglie il corteo si ricompone e ritorna sul percorso della via Mazzini. Ormai all’imbrunire, la sfilata dei cavalli e dei cavalieri segna la fine della corsa. Al termine della sfilata il corteo formato dai trombettieri, dai tamburini, dal gremio e dai cavalieri, si dirige alla volta della sede del gremio dove è avvenuta la vestizione de su Componidori per procedere con la Svestizione. Levati il cilindro e il velo, lo straordinario rullo dei tamburi segna il momento in cui viene tolta la maschera. Da quel momento il gremio, i cavalieri e tutti i presenti si recano da lui per salutarlo e congratularsi. L’ingresso alla Svestizione è libero.

GUARDA LA PHOTOGALLERY DEL CARNEVALE 2017 IN SARDEGNA

(a cura di Francesca Mulas)

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