Quirra, nuove filone d’inchiesta su perclorati. Fiordalisi: “Processo per chimici Sgs”. L’avvocato difensore: “Accuse prive di fondamento”

Si apre un nuovo filone d’inchiesta nella vicenda giudiziaria legata ai cosiddetti veleni di Quirra su cui, in questi anni, ha indagato la Procura della Repubblica di Lanusei. Stamattina il procuratore Domenico Fiordalisi ha depositato in Tribunale una richiesta di rinvio a giudizio per i due chimici della società SGS Gilberto Nobile e Gabriella Fasciani, già imputati nella prima tranche dell’inchiesta, accusati di falsità ideologica ed omissione di atti d’ufficio. Secondo l’accusa i due professionisti avrebbero “sottaciuto” la presenza nei campioni esaminati di inquinanti organici, i perclorati, che producono tumori, malformazioni e malattie alla tiroide, cioé inibiscono il regolare funzionamento della ghiandola. Secondo il tossicologo dell’Università di Cagliari Pierluigi Caboni e il geologo Priamo Farci, periti del Pm, invece quei rifiuti organici sono presenti e sarebbero prodotti dall’uso degli esplosivi nel Poligono militare del Salto di Quirra. In base ai dati finora emersi, la Procura di Lanusei sostiene che in Sardegna ci sarebbe un numero di tumori e malattie tiroidee molto più alto che in qualsiasi altra parte del Paese. E la causa potrebbero essere proprio questi inquinanti organici. In Italia non è previsto un limite minimo, e quindi la sicurezza di non inquinamento deriva solo dalla totale assenza dei perclorati. Ora, per le decisioni del caso, gli atti sulla richiesta di rinvio a giudizio passano al Giudice dell’udienza preliminare.

“Si tratta di un’ulteriore inchiesta basata su accuse prive di fondamento”. Così l’avvocato Giovanni Dallera, difensore dei chimici della società Sgs Gilberto Nobile e Gabriella Fasciani. La decisione del pm, secondo il legale, è “verosimilmente finalizzata a chiedere la riunione di quest’ultimo procedimento a quello attualmente in fase di udienza preliminare, al mero scopo di ottenere un travaso di documenti e atti compiuti dopo la chiusura delle indagini della causa più datata. Comunque – conclude l’avvocato Dallera – noi continuiamo ad essere tranquilli e ad avere fiducia nei giudici del Tribunale di Lanusei, che hanno dimostrato indubbia serietà e correttezza nella trattazione di questa vicenda e di non essere per nulla suggestionabili dalle teorie della Procura”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share