Laconi assediata dalle fiamme

Le fiamme corrono, ancora. La Sardegna brucia, un popolo s’indigna. Sulla Rete, nelle strade, nei paesi circondati dal fuoco.

Le fiamme corrono, ancora, la Sardegna brucia. Sempre di più. Un popolo s’indigna. Sulla Rete, nelle strade, nei paesi circondati dal fuoco. L’ultimo è Laconi, dove in trecento sono stati evacuati da quattro diversi rioni nel primo pomeriggio. Poi, verso le sette il contrordine, quando l’incendio era ormai sotto controllo.

Sardiniapost ha deciso di mettere nella propria Prima pagina una foto emblematica di questa due giorni di incendi senza fine: eccolo , un forestale, un eroe silenzioso nell’Isola incenerita. E basta guardare l’immagine per capire la rabbia e la paura, la disperazione e l’angoscia. Lo scatto del dramma ha la firma di Ivo Murgia e sta facendo il giro di Internet.

A Laconi l’evacuazione è scattata subito dopo pranzo: in trecento hanno dovuto lasciare le proprie case a Il Parco, Pauli, Bingixedda e Flumini. Quelli residenti nella parte alta del paese hanno trovato rifugio nella chiesa, mentre i residenti nelle borgate sono stati divisi tra scuole elementari e medie.

Da un primo conteggio, a Laconi sono andati in fumo cinquecento ettari di bosco, ma il conto supera quota mille contano anche i roghi a Isili e Nurallao. Questi sono i numeri che ha in mano il sindaco Paolo Pisu.

Intanto ecco quello che è successo a Ghilarza, nelle campagne di Trempu, dove un uomo è stato avvolto dalle fiamme, mentre tentava di mettere in salvo il suo bestiame. Adesso è ricoverato a Sassari con ustioni nell’80 per cento del corpo. Le sue condizioni sono definite gravissime. E’ possibile che i medici decidano di trasferirlo dal centro grandi ustionati di Sassari a quello di Bologna.

Ubaldo Miscali, 30 anni, deve la vita a un altro allevatore, Giuseppe Mele, che ha immediatamente chiamato i soccorsi e ha rischiato a sua volta di essere colpito dal rogo. Ha avuto un malore, causato dal calore insopportabile e dal fumo che gli ha provocato una leggera intossicazione, ma non è stato necessario il ricovero. Che invece è stato disposto per il proprietario di un’altra azienda agricola delle campagne di Ghilarza, Marco Corrias, rimasto ustionato in varie parti del corpo.

Le campagne di Ghilarza sono state il devastate. Le fiamme hanno continuato a divampare nella notte distruggendo intere aziende agricole e un’abitazione costruita di recente. E’ stato necessario bloccare il traffico sulla 131-bis fino alle nove di sera. A tarda sera nel piccolo centro di Bororeddu, raggiunto dalle fiamme, erano ancora in corso le operazioni di spegnimento. Un rogo di natura chiaramente dolosa partito dalle campagne di Paulilatino con un sistema di inneschi strutturato in modo da creare immediatamente un fronte di fuoco molto ampio.

Per le campagne sarde è stata una giornata tremenda che ha visto impegnata per intero la flotta aerea antincendi. Anche per oggi l’allarme è altissimo: le temperature non diminuiranno e il vento soffierà ancora più forte.

Nel Cagliaritano, nel primo pomeriggio, un rogo ha cominciato a divampare nella zona di Campuomu, ha colpito un’abitazione e si è rapidamente esteso fino a minacciare la borgata di San Gregorio, che è stata volontariamente evacuata dalla maggior parte dei residenti, così come il ‘Villaggio del Mimose’. Le fiamme sono state messe sotto controllo a tarda sera anche grazie all’intervento di un Canadair. L’incendio, scoppiato alle 15,30, ha “saltato” la vecchia strada statale 125 e si è sviluppato su più fronti con una furia devastante. fino, a tratti, a oscurare il cielo della costa ogliastrina.

Abitazioni evacuate anche nelle campagne di Nurallao e di Isili dove le fiamme hanno colpito 500 ettari di bosco. Il rogo ha raggiunto i boschi di Laconi (dove una quindicina di famiglia sono state costrette a evacuare) e colpito le campagne di altri paesi del centro dell’Isola: Furtei, Serrenti, Allai.

A nord un rogo è scoppiato nelle campagne di Paulalatino, lungo la strada statale 131, tanto che il primo allarme è stato dato dagli automobilisti di passaggio. Un grosso incendio è divampato anche a Sassari, nella zona di Tana di Lu Mazzoni, a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria. E’ stato necessario interrompere il servizio della metropolitana di superficie Sirio e la linea Fs per Sorso. Il rogo ha lambito un magazzino di gas in bombole per poi spingersi verso il deposito dell’Arst di viale Sicilia, dove un vagone ha preso fuoco.

L’Anas ha diffuso una nota per invitare gli automobilisti alla prudenza. E’ possibile avere informazioni sulla condizione dell viabilità collegandosi al sito www.stradeanas.it e andando alla sezione “traffico”. Per gli smartphone si possono avere le stesse informazioni con l’applicazione gratuita ‘VAI Anas Plus’, disponibile gratuitamente in ‘App store’ e in ‘Play store’. C’è inoltre la possibilità di chiamare il numero 841-148.

Molti dei focolai scoppiati ieri hanno impegnato i pompieri e gli uomini del corpo forestale per tutta la notte mentre altri sono divampati oggi. In particolare a Laconi, nel centro dell’isola, una quarantina di persone sono state allontanate a scopo precauzionale, nella frazione di Su Lau è stata evacuata una casa di riposo per anziani e alcune abitazioni del rione Bingixedda. Dopo aver trascorso la notte in alcune scuole questa mattina le quaranta persone stanno rientrando a casa. Gli incendi nella zona, comunque, non sono ancora stati domati, e assieme ai Vigili e alle squadre a terra del corpo forestale stanno lavorando un Canadair e tre elicotteri della flotta regionale. Altri incendi sono ancora attivi a Sinnai dove durante la notte le fiamme hanno lambito anche la strada che è stata chiusa per un breve tempo e dove sono impiegati anche due elicotteri e un Canadair; ed a Ghilarza (Oristano), diretta prosecuzione del rogo scoppiato ieri poco dopo mezzogiorno e nel quale è rimasto ustionato un allevatore, dove stanno lavorando dall’alba due elicotteri e un Canadair. Un altro incendio si registra oggi nella zona di Burgos, nel nord isola, sul quale opera un elicottero regionale.

Aggiornamenti sui feriti. Aumenta il numero dei feriti: quattro persone ustionate e intossicate a causa delle fiamme. I roghi non allentano la morsa sull’Isola. Da questa mattina i Vigili del fuoco, gli uomini del Corpo forestale, i volontari della Protezione civile e le squadre dell’Ente foreste stanno lavorando nel tentativo di domare i numerosi incendi, alcuni dei quali non si sono mai spenti da ieri. Il bilancio dei feriti nella zona di Sinnai si è aggravato: assieme all’allevatore rimasto ustionato ieri mentre tentava di salvare il bestiame, un altro giovane è stato medicato per ustioni lievi e una persona, invece, è stata trasportata in ospedale per aver respirato ossido di carbonio. Anche a Laconi la situazione non è ancora tornata alla normalità. Sul posto accanto alle squadre a terra sta intervenendo un Canadair. Intanto si sono aperti nuovi fronti del fuoco: a Pattada, nel centro Sardegna, Serrenti e Burgos dove stanno operando complessivamente cinque elicotteri. In fumo in tutta l’isola stanno andando migliaia di ettari di macchia mediterranea, boschi e pascoli.

L’appello dei parlamentari sardi al Governo. Un appello al Governo perché la Sardegna non venga lasciata sola a combattere gli incendi arriva dai parlamentari sardi che evidenziano il “disastro ambientale” che si sta compiendo in queste ore con roghi da nord a sud dell’Isola, con migliaia di ettari in fumo, abitazioni evacuate e feriti. Il senatore e segretario regionale del Pd, Silvio Lai, parlando di “calamità naturale di livello nazionale”, chiede un intervento urgente dell’esecutivo nazionale “anche per proteggere le persone che in questo momento sono nelle aree a rischio”. Secondo il senatore di Sel, Luciano Uras, “c’è il rischio di un vero e proprio disastro ecologico, sociale ed economico. Chiediamo pertanto al ministro dell’Ambiente e alla Protezione civile di potenziare i mezzi e i volontari, e di occuparsi dell’invio dei Canadair che devono partire da Catania subito e non arrivare quando l’isola sarà già bruciata e si potrà solo tentare di circoscrivere gli immensi danni”. “La disastrosa ondata di roghi che ha devastato l’Isola chiama in causa la responsabilità morale e la coscienza sporca di coloro che in questi anni hanno operato inaccettabili e profondi tagli di spesa in un settore cruciale come quello dell’antincendio: si tratta di disastro colposo – tuona il deputato di Sel, Michele Piras – solo un mese fa il governo Letta si era impegnato a potenziare il settore e a recuperare risorse: il risultato di queste promesse ha il medesimo acre odore che respirano in queste ore migliaia di sardi. E pensare che la rinuncia a un solo F35 basterebbe a liberare le risorse per acquistare 5-6 Canadair”.

“Chi appicca il fuoco e distrugge natura, paesaggio, lavoro, investimenti e futuro, mi fa schifo”. Con queste parole Francesco Sanna, deputato del PD, commenta in un post nella sua pagina di Facebook l’emergenza incendi che sta distruggendo boschi e macchia mediterranea dell’isola. “Stamattina ho parlato con il capo dipartimento della Protezione Civile, prefetto Franco Gabrielli- informa Francesco Sanna- che ha disposto il trasferimento di due Canadair (uno da Trapani, uno da Ciampino), in aggiunta ai due di stanza ad Olbia”. “L’entità dell’emergenza incendi – conclude Francesco Sanna- ha portato l’Italia ad allertare la Protezione Civile francese per eventuali rinforzi dalla Corsica”.

“La nostra Sardegna è nuovamente violentata dal fuoco”. Inizia così il comunicato dei parlamentari sardi del Movimento 5 Stelle. “Sentiremo come ogni estate le solite lamentele. Intanto cosa si fa? Il M5S ha portato in Senato con primo firmatario il collega Cotti il problema dei Canadair tagliati dal governo. Mentre la Sardegna e l’Italia bruciano, si continuano a finanziare inutili progetti come gli aerei F35. Alla Camera abbiamo portato sempre con nostri rappresentanti interrogazioni ed atti sul tema incendi e i problemi che da anni interessano il Corpo dei Vigili del Fuoco. Non è più tempo di parole. Il Movimento 5 Stelle vuole che la prevenzione degli incendi ed i problemi che da anni interessano il Corpo dei Vigili del Fuoco vengano risolti una volta per tutte. Deve essere questo il prossimo impegno di tutto il Parlamento. Sul tema Manuela Corda (M5S Camera) depositerà una interrogazione urgente al Governo”.

La Regione. La Regione chiede urgentemente al Governo l’invio in Sardegna di nuovi mezzi aerei e si dice pronta ad azioni eclatanti in caso di diniego. “E’ imprescindibile l’invio di ulteriori Canadair del dispositivo aereo nazionale e della dislocazione stabile dell’ elitanker così come richiesto più volte – ha detto l’assessore dell’Ambiente, Andrea Biancareddu – comprendiamo tutte le esigenze e siamo consapevoli dei tagli subiti dal dispositivo antincendi nazionale, ma deve essere fatto uno sforzo straordinario per la nostra isola in quanto esiste un rischio concreto per la popolazione”. Già ieri Biancareddu ha ribadito al capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che quella dell’isola “è un’emergenza, per entità dei danni ambientali e qualità dell’azione degli incendiari, che necessita di un impegno straordinario di tutela e contrasto”. L’esponente della Giunta, che ha effettuato due sopralluoghi nel centro dell’ isola, a Ghilarza e a Laconi, dove sono ancora in corso le operazioni di spegnimento dei roghi, ha tenuto questa mattina una riunione operativa con il Corpo Forestale e la Protezione Civile, per fare il punto sull’emergenza degli incendi boschivi che in queste ore stanno devastando la Sardegna e che hanno causato vari feriti.

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