Oristano, carcere di Massama, allarme Uil: “Troppi detenuti e pochi agenti”

Nel nuovo carcere di Oristano, inaugurato due anni fa nella frazione di Massama, ci sono 307 detenuti, 102 in più rispetto ai 205 previsti dalla capienza regolamentare. In compenso ci sono molti meno agenti di quanti ce ne dovrebbero essere. Quelli attualmente in servizio sono infatti solo 180 a fronte dei 250 previsti.

I dati dopo la visita di una delegazione del sindacato della Polizia penitenziaria della Uil composta dal segretario regionale Michele Cireddu, dal coordinatore provinciale di Cagliari Raffaele Murtas e dalla segretaria provinciale di Cagliari Stefania Massidda.

“Quello dell’organico è il vero punto debole dell’istituto di Oristano – ha commentato Cireddu – i vuoti più importanti riguardano le figure di ispettori e sovrintendenti, che in un carcere dedicato al trattamento dei detenuti in regime di Alta sicurezza come quello di Oristano sono di fondamentale importanza”.

In gioco ci sono la sicurezza dell’Istituto, degli agenti di Polizia penitenziaria e degli stessi detenuti. Sicurezza che in questo momento appare tutt’altro che garantita, come confermano altri tre dati emersi nel corso della visita. Nel 2014 dentro le mura del carcere di Massama si sono registrati un tentativo di suicidio (sventato dalla Polizia penitenziaria) due aggressioni nei confronti del personale di Polizia penitenziaria e ben 110 episodi di autolesionismo da parte dei detenuti. Inoltre non state risolte le carenze strutturali segnalate all’indomani della inaugurazione: umidità, infiltrazioni d’acqua nelle giornate piovose e crepe nei muri sono ancora un problema tutto da risolvere, ma i soldi necessari non sono mai arrivati.

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