Nuova agenzia del lavoro, scontro Pd-Sel. La Mura a Uras: “S’informi bene”

È molto più di una crepa quella che si è aperta tra Sel e Pd sulla nuova Agenzia del lavoro, l’Aspal: da una parte Luciano Uras, dall’altra Virginia Mura.

È molto più di una crepa quella che si è aperta tra Sel e Pd sulla nuova Agenzia del lavoro, l’Aspal, istituita con la legge 9 approvata lo scorso 17 maggio dal Consiglio regionale. Da una parte il senatore di Sinistra, ecologia e libertà, Luciano Uras; dall’altra l’assessora dem Virginia Mura.

Tutto è cominciato questa mattina quando Uras, andando contro il voto espresso due mesi fa dai quattro onorevoli del suo stesso partito (Daniele Cocco, Francesco Agus, Eugenio Lai e Luca Pizzuto), ha sollevato “dubbi di legittimità sulla transizione” dalla vecchia alla nuova agenzia (leggi qui). Il parlamentare lo ha fatto attraverso una lettera spedita sia al governatore Francesco Pigliaru che al presidente dell’Assemblea sarda, Gianfranco Ganau. Su tutto il senatore ha contestato “il subentro automatico” di Massimo Temussi che ha mantenuto l’incarico di direttore anche nell’Aspal e gestirà – come da riforma – il progressivo assorbimento dei centri territoriali per l’impiego arrivando a far contare nella nuova agenzia 696 dipendenti. Costo stimato: 28,9 milioni per il 2016 e 29,8 per il 2017.

Durissima la replica della titolare regionale del Lavoro, Virginia Mura, quota Pd della Giunta. “Credo che il senatore Uras – è scritto in una nota- non abbia esatta contezza di tutti gli aspetti relativi all’attuazione della legge 9, in quanto impegnato a livello nazionale. E forse non ricorda che il provvedimento in questione, a seguito del proficuo lavoro svolto nella commissione consiliare e dall’Aula, è stato votato all’unanimità dall’Assemblea regionale, quindi anche dal suo partito politico. Indubbiamente è stato male informato”.

Dalla risposta della Mura si capisce che in maggioranza c’è un problema politico. Uno scontro che ripropone identico lo schema di ottobre 2014, quando Temussi, allora commissario dell’Agenzia del lavoro, venne nominato direttore con la contrarietà di Sel ma il gradimento della stessa Mura e del consigliere regionale Gavino Manca, presidente della commissione Lavoro. All’origine delle frizioni il fatto che Temussi fosse un dirigente gradito al centrodestra (leggi qui). Adesso a dividere Sel e Pd c’è la richiesta di rinvio a giudizio avanzata contro Temussi dal pm di Cagliari, Daniele Caria. L’accusa è abuso d’ufficio e falso. La vicenda riguarda la nomina di Temussi a direttore generale dell’assessorato alla Sanità, nel 2010, quando gli uffici erano guidati da Antonello Liori che, con gli stessi capi d’imputazione, rischia ugualmente di finire sotto processo insieme a Ketty Corona, allora a capo degli Affari generali, sempre nella giunta di Ugo Cappellacci.

Ai fatti giudiziari la Mura, nel suo comunicato, non fa accenno. E nemmeno Uras. Ma è chiaro che l’assessora dem non abbia gradito lo strano tempismo col quale il senatore avanza i dubbi di legittimità sulla riforma del lavoro: sono passati già due mesi dall’approvazione della legge, ma appena sette giorni dalla richiesta di rinvio a giudizio di Temussi (la notizia è apparsa sabato 16 luglio sulle pagine de L’Unione Sarda).

Nel replicare a Uras, la Mura scrive ancora: “Invito chi ha rappresentato al senatore Uras le preoccupazioni circa l’indeterminatezza della legge in merito alla gestione transitoria, di voler prendere visione, con raccomandazione di attenta lettura, del Piano di subentro approvato il 30 giugno 2016 dalla Giunta con deliberazione 39/1. Il documento è in grado di chiarire tutte le presunte criticità erroneamente segnalate al senatore, anche in riferimento alla nomina del direttore dell’Aspal”.

La titolare del Lavoro chiude così la propria nota: “Si rassicura infine che le relative procedure attinenti l’attuazione della legge 9 vengono attentamente seguite e monitorate dallo scrivente Assessore, anche in ragione delle competenze amministrative maturate nella sua precedente esperienza professionale”.

Sul caso Aspal così l’altro dem Gavino Manca. “In merito alle dichiarazioni del senatore Uras circa una falla nella legge regionale 9 – dice -, mi sento di rincuorare il parlamentare e tutta l’opinione pubblica sulla gestione dell’Aspal che con certezza pagherà le indennità dovute a tutti i lavoratori. Tuttavia sorprende che il senatore non si sia accorto che la legge 9 ha ottenuto, proprio a Roma, i pareri positivi da parte dei ministeri competenti. Tanto che la norma non è stata impugnata dal Governo. Al senatore Uras ricordo pure che la legge 9 è stata approvata dalla massima assemblea sarda già due mesi fa, anche col voto favorevole di Sel. Non solo: si tratta di una riforma innovativa, presa a modello da Regioni chiamate ancora a legiferare in materia”.

Certo che la posizione di Uras sull’Aspal è, in ordine di tempo, solo l’ultimo fronte di scontro aperto da Sel. Così da da quando si sono chiuse le urne delle Amministrative 2016. Prima la richiesta di rimpasto (leggi qui), poi la battaglia sulla Asl unica (leggi qui), adesso l’agenzia regionale del lavoro. Tutti segnali che portano in una direzione: come secondo partito del centrosinistra, Sel vuol fare sentire il proprio peso politico negli equilibri (fragili) della coalizione.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share