Nuoro, attentato contro la macchina del presidente dell’ordine degli avvocati

Una Honda Jazz di prorietà di Priamo Siotto, presidente dell’ordine degli avvocati di Nuoro, è stata fatta esplodere nella notte a pochi passi dal corso Garibaldi nel cuore del centro storico del capoluogo barbaricino. Un gesto che ha destato incredulità e sconcerto a Nuoro dove l’avvocato Siotto, 63 anni  è uno stimato professionista e un uomo benvoluto da tutti: uomo di rigore morale e di comportamento irreprensibile. Un attentato che arriva il giorno dopo della messa di trigesimo per l’assassinio di Mario Testioni,  il dirigente comunale in pensione ammazzato un mese fa, lasciando anche in quel caso di stucco la città. Essere sempre dalla parte della legge, come i fatti dimostrano, non è necessariamente sinonimo di vita tranquilla da queste parti. L’omicidio di Mario Testoni  è già passato nel dimenticatoio, come se nulla fosse successo. E’ come se nel capoluogo barbaricino si voglia mettere come gli struzzi la testa sotto la sabbia, per non vedere il malessere.

E’ un concetto che va ripetendo da tempo l’avvocato Giovanna Angius collega di Priamo Siotto ed
esponente di Libertà e Giustizia, l’assciazione fondata da  Gustavo Zagrebelsky: “Certi fatti molto spesso vengono ignorati, derubricati con una battuta a cose che succedono -spiega -. Purtroppo questo malessere questa forma di giustizia fai da te e in alcuni casi, di attentati tanto per fare, va guardato negli occhi. E’ vero che c’è povertà ed è fisiologico che con l’aumentare della povertà aumentino gli atti di violenza, ma il primo nemico che dobbiamo sconfiggere è l’uso comune degli strumenti di violenza. Strumenti che dal Nuorese, dove per anni siamo stati per numero di attentati in cima alla classifica nazionale, si sta estendendo in tutta la Sardegna”.

E’ davvero difficile cercare le ragioni per cui qualcuno abbia avuto motivo di far saltare in aria la macchina di Priamo Siotto. Avvocato civilista importante in città, uomo dalle mille battaglie per la categoria degli avvocati dove è stato riconfermato per la terza volta presidente dell’ordine della provincia, ma anche uomo impegnato nella società civile: è stato presidente della Biblioteca Satta da cui si è dimesso nel 2009 perché gli enti fondatori del Consorzio Satta,  Comune e Provincia non lo mettevano nelle condizioni di lavorare.

“Quello che è successo è un fatto gravissimo – commenta – Tonino Cugusi direttore della biblioteca nuorese -. Priamo quando è stato qui ha dimostrato di essere una persona preparata e attenta allo sviluppo di questa struttura, aveva rinunciato, in tempi non sospetti, alla sua indennità pur di dare ossigeno ai bilancio di questa struttura. Si era dimesso perché il suo impegno faceva a pugni con il disimpegno delle istituzioni. Davvero oggi mi è difficile pensare che qualcuno gli voglia male”. L’avvocato Siotto era sempre in trincea contro i provvedimenti di  ridimensionamento del tribunale di Nuoro. Da poco si era battuto contro il Csm che questi provvedimenti stava avallando: “Come è ben noto –  aveva detto a Sardinia Post – la Sardegna centrale è un’area complessa e ancor più difficile da governare se la domanda di giustizia non ha risposta. Quattro magistrati in meno determinerebbero il rallentamento di tutta l’attività giudiziaria. Pensiamo a un processo penale: ne patirebbe il detenuto, ma in misura ancora maggiore la parte offesa, perché, quando i tempi si allungano, il reato si estingue per prescrizione. Ci batteremo con tutte le forze perché questo non accada”.

Dunque una vita di lavoro e impegno per la società, ma questo non ha impedito stanotte agli attentatori di collocare l’ordigno nella parte anteriore sinistra della sua auto distrugggendola completamente. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, gli artificieri e la Polizia scientifica di Nuoro. Un lavoro per gli inquirenti fatto senza che l’interessato ancora sia stato sentito, visto che Priamo Siotto è fuori Nuoro per il week and insieme alla moglie. “Pensare a un movente in casi come questi è dificillissimo – prosegue Giovanna Angius –. Priamo Siotto è una persona stimatissima nella professione e in città. Cercare una macchia nel suo percorso è impossibile. Purtroppo sappiamo che gli attentati colpiscono anche se non c’è una ragione fondamentale nei confronti della vittima. Il fatto però non va più sottovalutato. Proprio un mese fa abbiamo organizzato un convegno su questo fenomeno, dove numeri alla mano, abbiamo detto a chiare lettere che il problema principale non è quello degli attentati agli amministratori di cui si parla tanto. Questi ultimi sono in misura molto esigua rispetto a quelli che colpiscono i privati cittadini. Questo problema va preso di petto. Adesso, subito, senza indugi”.

E sempre a Nuoro, nella notte, è stata data alle fiamme una Opel Meriva, di proprietà di un dipendente dell’Istituto Superiore regionale etnografico. L’automobile era parcheggiata in Via Montale. Grazie all’intervento di una squadra dei Vigili del fuoco il mezzo  non è andato completamente distrutto.

Maria Giovanna Fossati

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