La Tgs-Nopec non effettuerà le prospezioni geofisiche a largo delle coste nord occidentali della Sardegna. Il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare ha, infatti, espresso parere negativo sull’impiego dell’airgun proposto dalla società norvegese su oltre 20mila kmq del Mar di Sardegna. Ne dà notizia il Gruppo d’intervento giuridico. Il diniego è arrivato a causa dell’insostenibilità ambientale dell’airgun in un’area abitata dai cetacei. Infatti, questa tecnica di indagine prevede il ricorso a delle vere e proprie bombe ad aria compressa impiegate per rilevare la presenza di giacimenti sottomarini di gas e greggio.
Il decreto dello scorso 14 luglio evidenzia che la società non ha fornito osservazioni puntuali alle richieste di integrazioni formulate dalla Commissione tecnica che ha valutato il progetto, bocciandolo già a gennaio. La Regione, coinvolta nella procedura di valutazione d’impatto ambientale aveva, invece, da tempo manifestato la sua contrarietà al progetto. Di diverso avviso il ministero Beni Culturali, che ha espresso parere favorevole con prescrizioni.
Più recente, invece, l’appello lanciato dal presidente corso Gilles Simeoni e da quello sardo Francesco Pigliaru per sollecitare il no alle prospezioni.
Al di là delle decisioni assunti dalle istituzioni, numerose associazioni ambientaliste e diversi cittadini avevano preso parte al procedimento, presentando osservazioni contrarie all’intervento.
