Sfogliando il catalogo dell’editore “Arkadia”, si può notare un’attenzione particolare non solo alle opere prime di scrittori esordienti, ma pure la scelta di testi narrativi “di genere”. Infatti, non solo di minimalismo vive la letteratura italiana contemporanea, una buona fetta di lettori sono appassionati e acquistano noir, fantasy, horror, peraltro finalmente sdoganati dalla critica e divenuti, da tempo, campo di sperimentazione pure per gli autori più noti.
In questo contesto, nasce “Domani. Cronaca del contagio” di Massimo Spiga. Spiga è solo apparentemente un esordiente. In realtà, ha già pubblicato nell’ambito del fumetto (tra gli altri “Backstage”, Free Book 2010), e nel catalogo delle Edizioni di Karta, che si occupa esclusivamente di e-book, troviamo un suo romanzo di fantascienza “Scegli il tuo veleno” e le traduzioni innovative, con stile moderno e più adeguato ai nostri giorni, dei racconti di H. P. Lovecraft.
Dunque, l’autore di “Domani”, ha già l’afflato della sicurezza stilistica di uno scrittore, che affronta con sicurezza il romanzo di “genere” – in questo caso l’horror zombie -, senza cadere nelle trappole della ripetitività o nelle confusioni della trama. Certo, il lettore appassionato di questa narrativa, che, in questi ultimi anni, ha avuto una fortunata diffusione sia nel campo letterario, sia in quello fumettistico e cinematografico, troverà le scene archetipiche per cui divertirsi: momenti thriller, azione movimentata, ansiogena con colpi di scena sorprendenti e finale “aperto”.
Però, ad analizzarla bene, la storia del romanzo non si ferma solo a questo. Nell’ambientazione inquietante della città di Belene in Bulgaria (veramente esistente), il protagonista Andrea Malerba, un giornalista cinico e apatico, andando incontro a un viaggio, trasformato dopo poche pagine in un incubo, arriverà a una trasformazione, non solo esistenziale, ma che lo aiuterà paradossalmente in un situazione estrema, a comprendere meglio la realtà.
Così, in “Domani” sono riscontrabili i disastri ecologici, il problema del nucleare, le storture sociali, la crisi economica, ribadendo, ancora una volta, come la narrativa di genere sia un efficace grimaldello per rivelare il mondo attorno a noi. Insomma, le mutazioni zombesche per parlare di altri orrori e trasformazioni, senza didascalismi, ma con sicura inquietudine. La lettura di “Domani. Cronaca del contagio” di Massimo Spiga, diviene quello che un lettore desidera maggiormente: un divertimento intelligente.
