Il parcheggio interrato della discordia, ambientalisti contro la giunta Zedda

“Il sindaco e l’assessore dovrebbero spiegare ai cittadini le ragioni di questo devastante progetto: sul parcheggio interrato di via Cammino Nuovo chiediamo un incontro pubblico tra amministratori e cagliaritani che finora non c’è stato”. Maria Paola Morittu, presidente dell’associazione ambientalista Italia Nostra, ribadisce ancora una volta totale contrarietà all’idea del parcheggio di Castello e invita il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, l’assessore ai Lavori Pubblici Gianni Chessa e i promotori del multipiano a rispondere alle tante criticità di un lavoro imponente, irreversibile e costoso.

Attorno al “Sistema coordinato di parcheggi di scambio nel centro storico ‐ Parco del cammino nuovo”, progetto dall’iter travagliato e discusso, negli ultimi mesi sembrava calato il silenzio. Eppure il percorso per avviare i lavori prosegue: il 24 giugno scorso l’appalto da 15 milioni di euro per la costruzione di un multipiano da 330 posti a ridosso delle mura di Castello è stato aggiudicato in via definitiva alla società ‘Ciro Menotti’ di Ravenna. La ditta dovrà ora presentare il progetto definitivo e illustrare i lavori nel dettaglio: se non ci saranno rinvii o ricorsi entro qualche anno Cagliari avrà un nuovo parcheggio su tre livelli, esteso per 11mila metri quadri sotto terra, tra via Santa Margherita e il bastione di Santa Croce.

Di certo si sa, secondo le associazioni e i residenti che da subito hanno mostrato perplessità sul parcheggio multipiano, che sarà un’opera invasiva, per alcuni anche pericolosa. “Gli atti comunali su via Cammino Nuovo sono corredati da relazioni e approfondimenti in contraddizione tra loro – spiega Maria Paola Morittu– le osservazioni sul rischio idrogeologico, ad esempio, sono state fatte in estate, quando notoriamente le falde idriche si asciugano; ci sono poi diverse inesattezze, non si tengono in considerazione i danni per i resti archeologici della zona, e c’è anche un serio pericolo di frane dato che si dovrà scavare sulla roccia calcarea, pericolo che si sta sottovalutando”.

Italia Nostra, con un articolato documento di 55 pagine scritto il 6 giugno scorso e inviato a Ministero per i Beni Culturali, Regione e Comune di Cagliari, oltre alle tante criticità ha anche spiegato perché la delibera del 18 febbraio 2014 con cui si è approvato il progetto è illegittima: “Il Comune non ha tenuto conto delle nostre osservazioni, presentate formalmente subito dopo l’approvazione del preliminare: eppure la legge prevede che la risposta alle nostre richieste di chiarimento fosse obbligatoria prima di proseguire con l’iter”.

Il problema delle soste tra Stampace e Castello, inoltre, non sarà risolto: a fronte dei circa 600 parcheggi oggi utilizzati tra via Cammino Nuovo e via San Giorgio si ricaveranno 330 posti auto. Di questi, 160 dovranno comunque essere riservati ai residenti.

Le associazioni Italia Nostra, Fai, Legambiente, Gruppo di Intervento Giuridico e gli abitanti della zona continueranno a manifestare contro il multipiano: oltre alla richiesta di chiarimenti con sindaco e amministratori stanno organizzando diverse azioni per informare la città su quello che accadrà con la realizzazione del parcheggio. In programma, a partire da ottobre, una serie di incontri proprio in via Cammino Nuovo, dove insistono le mura storiche di Castello, la vecchia torre pisana, le tracce della città romana. Non solo: gli ambientalisti stanno studiando nuove azioni giudiziarie per fermare il parcheggio: “Un progetto inutile, dannoso, irreversibile e potenzialmente devastante”.

Francesca Mulas

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