IL DIARIO / 3 All’Osservatorio dell’Asinara: tutte le rotte dei migratori

Lo zoologo Alberto Fozzi, collaboratore di SardiniaPost, trascorrerà sei giorni all’osservatorio faunistico di Tumbarino nel Parco Nazionale dell’Asinara per una ricerca sulle migrazioni degli uccelli attraverso la tecnica dell’inanellamento. Ogni giorno, stilerà un diario con il lavoro della giornata, le emozioni e le immagini. Di seguito quello del 10 ottobre, terza giornata. Ecco il racconto dell’ultima

Oggi è lunedì ma qua all’Osservatorio le giornate sono tutte uguali, l’unica differenza avvertibile sono le auto che sulla strada principale sono passate dalle tre o quattro di ieri a circa una decina. Infatti oggi ci sono i dipendenti di Forestas che nell’isola gestisce un cantiere forestale ma anche i tecnici del Servizio Territoriale di Sassari che stanno portando avanti l’azione di eradicazione degli ibridi di cinghiale con i maiali domestici un tempo allevati sull’isola e il contenimento numerico della popolazione di capre. Gli ultimi risultati sono incoraggianti, infatti in circa otto mesi sono state circa 1050 le capre e circa 650 gli ibridi cattirati e trasportati sulla terraferma.
Oggi avremo come ospiti anche una classe dell’istituto agrario di Nuoro e tre gruppi di visitatori, perlopiù stranieri provenienti da diversi paesi europei.
Anche oggi la specie maggiormente catturata è il Pettirosso, seguito dalla Capinera e proprio questa specie a riservarci una bella sorpresa. Infilata la mano nel sacchetto estraggo, davanti ai visitatori un bel maschio di Capinera ma mentre cambio la presa per inanellarla mi rendo conto che ha già un anello stranamente brillante mentre quelli italiani che utilizziamo sono bruniti, non ci son dubbi si tratta di una ricattura straniera! Con calma e con la dovuta suspense leggo l’anello, oltre al numero progressivo ha incisa la scritta del Museo di Scienze Naturali di Bruxelles, proviene quindi dal Belgio. Ovviamente i visitatori non capiscono il nostro entusiasmo ma si lasciano contagiare e Stefania con l’ausilio di alcune slides coglie l’occasione per evidenziare che negli anni sono stati diversi gli uccelli ricatturati che provenivano dal Belgio. Questa ricattura che è la prima del progetto autunnale ci consente di aggiungere un’altra tessera al puzzle delle rotte dei migratori e in questo caso l’analogia con altri flussi migratori è particolarmente calzante, infatti la stessa rotta Sardegna Belgio è stata percorsa anche da molti nostri compaesani…

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