Crac Sept Italia, chiesto rinvio a giudizio per Cappellacci. In 14 accusati di bancarotta

La Procura di Cagliari ha sollecitato oggi il rinvio a giudizio di 14 imputatati, tra cui anche il governatore Ugo Cappellacci, per l’inchiesta, chiusa lo scorso dicembre, relativa al crac milionario della Sept Italia. L’azienda, specializzata nella produzione di vernici per l’industria, aveva seda a Quartu. Cappellacci è ora chiamato in causa per il ruolo svolto, all’epoca dei fatti, nel consiglio di amministrazione della società.

La svolta nelle indagini, risale all’ottobre del 2012, quando fu arrestato il sindaco di Carloforte Marco Simeone, all’epoca amministratore della Sept. Simeone è accusato di bancarotta fraudolenta ed è tuttora in carcere.

A Cappellacci, secondo il pm Giangiacomo Pilia, viene contestata la bancarotta per dissipazione e documentale. Alla fine del 2011, in qualità di consigliere delegato della Sept, Cappellacci avrebbe avallato l’acquisto di una società di Simeone.

Oltre al sindaco e al governatore, per il pm Pilia il processo deve aprirsi anche nei confronti degli ex amministratori della Sept Dionigi Scano, Marcello Angius e Marco Isola; dei sindaci dell’azienda Oscar Gibillini, Antonello Melis ed Elisabetta Morello; dei parenti dell’ex primo cittadino, Luigi e Maria Simeone; e ancora di Riccardo Pissard, Stefano Fercia, Carlo Damele e Maddalena Comparetti.

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