I politici questuanti al capezzale di Sardegna Promozione

Politici d’alto livello con la passione per lo sport. Tutti in fila col cappello in mano, al pari di venali nipotini al capezzale della nonnina morente e milionaria. Chiedono il rispetto degli impegni e si presentano premurosi al catafalco, per incassare i denari che Sardegna Promozione ha promesso ma non ancora elargito. E prima che la giunta Pigliaru intoni il De profundis, fanno toc toc ai piani alti di viale Trieste caldeggiando bonifici da decine di migliaia di euro.

Si tratta dei denari promessi lo scorso anno dall’ex direttore centrale Mariano Mariani a varie società sportive. L’impegno di spesa c’è, ma gli assegni non sono ancora arrivati. Da qui il viavai di pezzi grossi negli uffici di Sardegna Promozione, terrorizzati dalla chiusura dell’agenzia e dall’ipotesi di rimanere a bocca asciutta. E tra questi, c’è pure chi fa la voce grossa, affidando alle agenzie di stampa improvvide arringhe difensive pro Sardegna Promozione.

La processione è bipartisan: c’è il politico di sinistra e c’è quello di destra. Perché lo sport unisce. E quando di mezzo c’è il quattrino, evidentemente unisce un po’ di più.

Certo, la Procura indaga e indaga pure la Corte dei conti. Soprattutto sui soldini che Mariani ha assegnato proprio alle società sportive. Promozione della Sardegna o mera sponsorizzazione, espressamente vietata dalla legge? Si vedrà. Di certo, i due milioni di euro impegnati a favore del Cagliari Calcio (leggi) non sembrano deporre a favore dell’agenzia.

Rimane il fatto che il comune senso del pudore (politico) pare inversamente proporzionale alle attenzioni della magistratura. Il viavai di questuanti ad esempio – che con un’indagine in corso ancora varcano la soglia degli uffici di Sardegna Promozione per elemosinare quattro soldi – dimostra il totale distacco tra percepito e reale. Come le temperature meteo.

E dimostra pure che questa prassi è largamente condivisa, a prescindere dall’appartenenza politica: l’agenzia è un bancomat che elargisce quattrini a tutti. E infatti, in consiglio regionale gli sponsor di Sardegna Promozione si trovano pure tra i banchi della maggioranza. 

Così, la mozione presentata dal centrodestra (leggi) con l’obiettivo di mantenere in piedi Sardegna Promozione potrebbe essere approvata anche grazie all’appoggio di alcuni consiglieri di maggioranza. Soprattutto – ma questo lo si vedrà solo in Aula – se sarà richiesto il voto segreto. Per scongiurare un’ipotesi così sciagurata, che minerebbe la tenuta stessa della compagine di governo, la giunta ha una sola possibilità: portare immediatamente in consiglio il disegno di legge (già pronto) che sopprime definitivamente l’agenzia e la affida ad un commissario liquidatore.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

 

 

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