Porto Torres, la sabbia al setaccio. E i veleni?

Canotta, scarpe da tennis e guanti: in spiaggia insieme agli altri volontari. Ambientalista e da tempo attivista del Movimento 5 Stelle così il primo cittadino di Porto Torres, Sean Wheeler, nel giugno scorso, subito dopo essere stato eletto, faceva il suo debutto. Camminava su è giù per la spiaggia, infilava i rifiuti dentro un sacco nero. D’altra parte, proprio i temi ambientalisti erano stati tra i punti di forza della sua vittoriosa battaglia. Soprattutto la riconversione della derelitta area industriale del Nord Sardegna: in attesa di bonifiche, con le fabbriche chiuse, l’eredità di veleni. E un futuro tutto da disegnare.

Ora, però, a fine estate è già tempo di normale amministrazione. Ecco quindi che la sostenibilità lascia spazio ad altre ipotesi. Tra tutte quelle dei test dei razzi Vega della multinazionale Avio, un progetto avveniristico sostenuto dalla Regione, tramite il Distretto aerospaziale della Sardegna. Un tempo gli stessi razzi destinati allo spazio si lanciavano nella base militare di Quirra, dopo lo stop gli esperimenti son tornati nella Guyana francese. Zone disabitate per chilometri e chilometri a differenza di Porto Torres. Nessuna battaglia, però, per il sindaco di origine americana. Anzi, l’investimento è gradito, anche in virtù dei posti di lavoro. Il suo sì è già arrivato. Convinto.

Nulla da dire. Se non che da un ambientalista così convinto ci si aspettava – nel verificare la compatibilità dei nuovi progetti con la salute pubblica e la sicurezza del territorio – una cura per lo meno uguale a quella che, nel giugno scorso, aveva dedicato alla pulizia della sabbia.

Mo. Me. 

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