Il Pd sardo tra Cuperlo e Renzi. Ma già tutti pensano al congresso regionale

Qualcuno arriva ad ammetterlo:  questo congresso nazionale, così lontano da quello sardo, non è che al Pd isolano importi tanto. Specie davanti alla ardua impresa delle Regionali, che si annunciano abbastanza in salita. Il congresso che importa, appunto quello regionale, verrà dopo. E sarà allora che le cose “torneranno a posto”.

Oggi, infatti, di cose al loro posto ce ne sono poche. Tra renziani della prima ora, ex bersaniani convertiti, sostenitori di Cuperlo poco convinti, la commistione è totale. E quelli che fino a qualche settimana fa si trovavano magari assieme per sostenere chi Francesca Barracciu, chi Gianfranco Ganau, ora si trovano su schieramenti opposti. Ma solo momentaneamente. Perché in vista dello scontro vero, quello per il congresso sardo, come spiega il consigliere regionale Franco Sabatini “le alleanze storiche si ricomporranno”. 

Sabatini, insieme alla componente forte della ex Margherita formata da Paolo Fadda e Tore Ladu, ha scelto di sostenere Gianni Cuperlo invece di Matteo Renzi, che pure avrebbe una radice politica a lui più affine. “Ma in questa scelta per il congresso nazionale il Pd sta arrivando ad uno scontro cruciale, tra due idee di partito che finora si sono troppo confuse. Tra chi punta a un partito leggero, disegnato attorno a un leader, e chi invece crede in un partito radicato e organizzato. Qualcuno vuol far credere che la prima opzione rappresenti il nuovo e la seconda la conservazione. Io penso di no e sostengo Cuperlo”. Secondo Sabatini, la scelta di staccare il congresso nazionale da quello regionale, “ci renderà più liberi nella scelta del modello di partito che abbiamo in mente”.

Resta il fatto che alcune decisioni hanno destato quantomeno stupore, come quella (ufficializzata da Gianfranco Ganau) dell’area di Antonello Cabras di convergere su Renzi,  Una decisione che ha spiazzato i molti (di provenienza Ds, dunque vicini a Cuperlo) che hanno sostenuto Ganau alle primarie. Come la deputata di Sassari Giovanna Sanna, che nella città turritana ha aperto il circolo per Gianni Cuperlo “La mia idea – spiega – è che con Cuperlo ci sia quella parte del Pd che guarda con maggiore attenzione all’esperienza del Partito Socialista europeo, un’idea più di sinistra. Anche se ci sono evidenti rimescolamenti interni”. Per la Sanna è necessario “distinguere tra il partito e la leadership per il governo del Paese. Usare la segreteria del partito come un trampolino è sbagliato”.

Dietro gli improvvisi cambi di casacca, Giovanna Sanna vede la “tentazione di scegliere il candidato considerato vincente. Ma io credo – aggiunge – che la partita sia aperta: a livello nazionale nei circoli  Cuperlo è in vantaggio su Renzi”.

Un sospetto – quello della corsa verso il probabile vincitore – condiviso dal senatore Ignazio Angioni, che insieme a tutta l’area ex Ds di Cagliari, sostiene Gianni Cuperlo. “Mi sembra che tra i nostri prevalga la voglia di poter dire di avere vinto, almeno una volta. Ma spesso i cavalli considerati favoriti alla partenza, non tagliano il traguardo per primi. Chi qualche mese fa sosteneva Bersani e ora sostiene Renzi, probabilmente aveva dato il proprio appoggio più ad una persona che non ad un progetto politico. E questo è il punto vero di questo scontro congressuale. La famosa chiusura di un ventennio politico, secondo me, si ha con la scelta di non affidarsi più al leaderismo, ma alle idee e ai progetti di un partito. Mi pare che Renzi consideri quasi secondario il voto degli iscritti al Pd, che invece sono cuore e gambe del partito, e che io considero centrali nelle scelte politiche”.

In effetti, il Pd rischia di diventare il primo partito nella storia a ritrovarsi un segretario che non ha la maggioranza tra gli iscritti. E anche in Sardegna, dove pure non si svolgeranno i congressi locali, la sensazione è che il ribaltamento in favore di Renzi ci sia stato, ma non in misura sufficiente da rendere i renziani maggioritari. Con Cuperlo, infatti, si schierano diversi big del partito, come Tore Cherchi nel Sulcis, Siro Marroccu nel Medio Campidano e Giulio Calvisi in Gallura.

Gli schieramenti contrapposti cominceranno a pesarsi con la formazione delle liste per il Consiglio regionale, dove  l’area del segretario nazionale vincente prevedibilmente farà ovviamente la voce grossa. In attesa della sfida vera, il congresso regionale dell’anno prossimo, quando il frullatore democratico riprenderà a funzionare e molte caselle ritorneranno magicamente al loro posto.

Alberto Urgu

LEGGI ANCHE: Renzi ‘benedice’ la Barracciu: “E’ lei la candidata, le primarie si rispettano”

 

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share