La notte prima degli esami? Può attendere

Dunque, ricapitoliamo. In Sardegna il tasso di dispersione scolastica sfiora il 23%. Per invertire la rotta, l’assessorato regionale alla Pubblica istruzione guidato da Sergio Milia decide di puntare sul progetto ‘Sardegna pop, Sardegna rock’ e mette sul piatto 150mila euro. Ovvero 30 borse di studio destinate ad altrettanti allievi degli istituti superiori sardi che per quattro settimane, tra ottobre e dicembre scorsi, hanno frequentato il Centro europeo di Toscolano, la scuola di musica fondata e diretta da Mogol ad Avigliano Umbro. Dei trenta ragazzi che hanno frequentato i corsi, almeno uno ha lasciato la scuola.

La vicenda fa sorridere, visto che si parla di un progetto contro la dispersione scolastica. Probabilmente non occorreva essere dei grandi esperti per capire che nel migliore dei casi i trenta allievi sarebbero tornati a casa con una bella esperienza da ricordare e, nel peggiore, qualcuno avrebbe potuto pure decidere di lasciar perdere gli studi e dedicarsi anima e corpo alle passioni di un qualsiasi diciottenne. Che spesso, in testa, ha due idee fisse: una è la musica.

Come Federico Ghiani, che ha deciso di prendersi un anno sabbatico e iscriversi nuovamente al liceo Michelangelo di Cagliari il prossimo settembre. Fino ad allora: soprattutto musica. La decisione, come racconta lui stesso, era nell’aria già prima del corso con Mogol, semplicemente la Regione gli ha dato l’ultima spinta per interrompere momentaneamente gli studi. E il ragionamento di Federico non fa un grinza: “Se non ora, quando? Parliamo di un’occasione unica e non potevo perderla”. Giustissimo.

L’esperienza in quel di Avigliano Umbro ha regalato a Federico quattro settimane di gioia, di fraternità, di amicizia. È cresciuto professionalmente e ha deciso di tentare una nuova strada: provare a vivere di musica. Andrà bene o male? Si vedrà. Intanto anche solo tentarci e assecondare le proprie passioni con una nuova consapevolezza è un bel passo.

L’obiettivo del progetto era un altro. Meglio: l’opposto. Ma alla fine, se tutti i mali non vengono per nuocere, a qualcosa è servito. E peccato per i 150mila euro. D’altronde, rispetto ai 22 milioni di euro che la Regione ha regalato anche quest’anno alle scuole private – in maggioranza cattoliche – parliamo di bruscolini.

In questo caso almeno sono tutti contenti: l’assessore rock Sergio Milia ha lavorato con uno dei suoi miti giovanili, 29 ragazzi hanno trascorso quattro splendide settimane nella campagna umbra e Federico ha forse deciso cosa farà da grande. La notte prima degli esami, per adesso, può attendere. La coerenza tra propositi dichiarati e atti di governo, d’altra parte, ha una pazienza infinita.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

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